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PEI, arrivato a scuola il nuovo modello per alunni con disabilità

Per quest’anno le scuole potranno continuare ad utilizzare i modelli già redatti.

E’ arrivato nelle scuole il nuovo modello nazionale del PEI, il Piano Educativo Individualizzato, per alunne e

alunni con disabilità. E’ stato inviato questa mattina agli Istituti scolastici, dall’infanzia alla secondaria di secondo

grado, corredato da apposite Linee Guida.

Tale documento contiene la progettazione individualizzata per ogni studente con disabilità per garantirne

l’inclusione scolastica: professionalità necessarie, strumenti di supporto, interventi educativo-didattici, obiettivi,

modalità di valutazione.

Il PEI sarà redatto dal Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione (il GLO) coinvolgendo l’intero team dei docenti

di classe, le famiglie, gli operatori sanitari.

“Previsto da una norma del 2017, il nuovo PEI è rimasto a lungo in lavorazione, senza che si arrivasse mai a

emanarlo – ricorda la Ministra Lucia Azzolina –. Quando mi sono insediata ci siamo messi subito al lavoro, con le

strutture ministeriali e, in particolare, con chi si occupa di inclusione, per emanare uno strumento in grado di

aiutare a migliorare la qualità dell’inclusione. Abbiamo lavorato a stretto contatto con le Associazioni che

rappresentano alunne e alunni con disabilità, con le scuole, con gli insegnanti. Da oggi si apre un nuovo capitolo

per l’inclusione, che resta per noi centrale. Non a caso, abbiamo previsto nella legge di bilancio appena approvata

un piano per l’assunzione di 25mila docenti di sostegno”.

PRESA IN CARICO DELL’ALUNNO

Il PEI ruota attorno al rafforzamento del principio della presa in carico dell’alunno da parte di tutta la comunità

scolastica. Anche per questo la legge di bilancio, oltre al Piano di assunzioni sul sostegno, prevede fondi per

un’adeguata formazione sui temi dell’inclusione per tutto il personale.

Per quest’anno le scuole potranno continuare ad utilizzare i modelli già redatti o aggiornarli dopo aver ricevuto la

nota di oggi.

In ogni caso il nuovo modello di PEI dovrà essere adottato nel prossimo anno scolastico e utilizzato già per il

cosiddetto PEI provvisorio da predisporre, per i neo iscritti, entro il prossimo 30 giugno.

Quattro gli assi attorno a cui è costruito il Piano, di cui saranno poi osservati gli esiti:

– Dimensione della Socializzazione e dell’Interazione

– Dimensione della Comunicazione e del Linguaggio

– Dimensione dell’Autonomia e dell’Orientamento

– Dimensione Cognitiva, Neuropsicologica e dell’Apprendimento

A seguito dell’osservazione del contesto scolastico – che introduce la nuova prospettiva bio-psico-sociale dell’ICF -, delle risorse professionali e strumentali disponibili, delle eventuali barriere (anche architettoniche) esistenti, saranno indicati gli obiettivi didattici, gli strumenti e gli ausili necessari, le strategie e le modalità per realizzare un ambiente di apprendimento inclusivo.

Il PEI esplicita le modalità di sostegno didattico, compresa la proposta del numero di ore di sostegno alla classe, le modalità di verifica, i criteri di valutazione, gli interventi di inclusione svolti dal personale docente nell’ambito della classe e in progetti specifici, la valutazione in relazione alla programmazione individualizzata, gli eventuali interventi di assistenza igienica e di base, la proposta delle risorse professionali da destinare all’assistenza, all’autonomia e alla comunicazione.

Il Ministero organizzerà, così come già avvenuto per la reintroduzione dei giudizi descrittivi alla primaria, appositi momenti di formazione sul nuovo modello, per supportare le scuole.

Da oggi sarà poi disponibile, all’indirizzo www.istruzione.it/inclusione-e-nuovo-pei/, una pagina dedicata all’argomento con le FAQ per il personale della scuola e le famiglie.

Il Ministero sta lavorando inoltre alla predisposizione di uno strumento informatico di compilazione del PEI in grado di interagire con le banche dati esistenti, parte del progetto di digitalizzazione che sta modernizzando radicalmente il Ministero per migliorare il lavoro delle scuole e le relazioni con le famiglie.

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