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Palù, virologo: “Covid mutato, cresce il contagio. Riapertura scuole il 7 gennaio? No”

Giorgio Palù, virologo dell’università di Padova, non riaprirebbe superiori e Università.

Giorgio Palù, virologo dell’università di Padova e presidente dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ai microfoni

del quotidiano La Stampa, ha spiegato che “non ci sono prove che questa mutazione renda il virus più letale o gli

consenta di sfuggire ai vaccini. Si tratta di mutazioni che fanno crescere la sua contagiosità”.

La Gran Bretagna, secondo Palù, è stata eccessivamente prudente, per una visione allarmistica della pandemia. “Dal prototipo di Wuhan – aggiunge – sono già avvenute migliaia di mutazioni, che ci consentono di tracciare l’evoluzione del virus e classificare i diversi genotipi, che hanno un unico progenitore. Finora nessuna di queste mutazioni è stata correlata con un aumento della virulenza, cioè con una capacità del virus di fare più male, di uccidere di più”.

Se da un lato, continua Palù “bisogna arrivare a una immunizzazione col vaccino tra il 65% e il 70% della popolazione” sul rientro a scuola il 7 gennaio 2021 è apparso scettico: “Un mio recente studio dimostra che il rialzo esponenziale dei contagi in autunno si è generato dopo il 14 settembre, quando è cominciato l’anno scolastico. A mio avviso, per le scuole superiori e per le università è meglio evitare la ripresa il 7 gennaio”.

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