Il contagio minaccia Milano, gli esperti: durerà fino a giugno. Le scuole riaprirebbero a settembre
Il contagio minaccia Milano, gli esperti: durerà fino a giugno. Le scuole riaprirebbero a settembre
Il picco non è così vicino quanto si sperava. Ieri il numero dei contagi è cresciuto di oltre 4.000 persone, ma quel che preoccupa è dove sia aumentato il contagio. Milano sta diventando il nuovo epicentro epidemico, oltre 600 nuovi casi. Una città di quasi un milione e mezzo di abitanti che ancora è attiva. Dove il rischio di trasmissione resta alto.
Sono numeri che preoccupano e non poco gli esperti. Esperti e politici locali che chiedono a gran voce al premier Conte misure più restrittive. Nel frattempo sono in arrivo nelle zone più colpite dei rinforzi.
il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che per affrontare l’emergenza 300 medici “arriveranno da tutta italia a sostegno delle zone più colpite dal coronavirus”,. La task force di medici, reclutati su base volontaria e provenienti da ogni parte d’Italia, sarà inviata nei territori con le maggiori criticità sanitarie a supporto delle strutture sanitarie regionali. “Siamo al fianco delle comunità che sono in prima linea nell’affrontare questa emergenza, continuiamo a combattere questa battaglia insieme a loro”.
Ad affiancare i nostri medici sono arrivati anche alcuni specialisti cinesi. Professionisti che hanno vissuto in prima persona un contagio del tutto simile a quello italiano. La loro ricetta è semplice: chiudete tutto. I tempi stimati per vincere la guerra, non meno di cento giorni complessivi. Ovvero giugno prossimo. Insomma gli italiani avrebbero davanti un lockdown di almeno un mese e mezzo. Una chiusura che, naturalmente comprenderebbe anche le scuole. Con conseguente impossibilità di ripresa dell’anno scolastico in tempi consoni. Insomma l’anno finirebbe qui. Forse è per questo che la ministra Azzolina, nelle ultime ore, ha più volte detto di non sapere quando le aule potranno accogliere di nuovo docenti e studenti. Ma, allo stesso tempo, assicurato che, in ogni caso, sarà un anno valido. Questo per rassicurare un po’ tutto il mondo scuola. Un po’ meno gli italiani che temono una quarantena da contagio lunghissima e dolorosissima.
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