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Scuola. Anief: “Su precariato Fioramonti rispolvera il decreto bocciato dal Movimento 5 Stelle”

“Poiché lo stesso nuovo titolare del Miur, Lorenzo Fioramonti, non vuole perdersi in chiacchiere, annunciando che al primo Consiglio dei ministri utile sarà ‘pronto a far ripartire il decreto Salva precari’. Riteniamo doveroso incontrarlo il prima possibile. In questo modo, Anief potrà indicargli qual è la strada da tracciare per cancellare il fenomeno tutto italiano della supplentite”. Così l’Anief in una nota.

PACIFICO A FIORAMONTI: “NEL SALVA-PRECARI DISPOSIZIONI NON RISOLUTIVE”

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, spiega: ”Quelle indicate nel decreto Salva-precari erano disposizioni per nulla risolutive. Basta andarsi a vedere che fine hanno fatto tantissimi vincitori di concorso, anche riservato, degli ultimi dieci anni. Se si vuole intervenire per garantire la continuità didattica e le immissioni in ruolo, bisogna ripartire da una riformulazione delle graduatorie d’istituto. Programmando concorsi e corsi abilitanti ordinati”.

“Se il precariato ha assunto una mole mai vista, non può essere vinto con strategie ordinarie. È bene che il ministro Fioramonti questo lo sappia e glielo diremo al primo incontro. I precari rimarranno in eterno, ad esempio, se ci sono decine di migliaia di posti con furbizia collocati in organico di fatto, perché pur essendo vacanti e disponibili permettono allo Stato di risparmiare sul pagamento dei mesi estivi, sulle ricostruzioni di carriera e sugli scatti di anzianità automatici”, aggiunge Pacifico.

Vanno, piuttosto, creati dei posti ulteriori, dice l’Anief, “per potenziare l’insegnamento e ancora prima l’orientamento scolastico nelle aree più a rischio abbandoni e con un’alta presenza di alunni difficili e stranieri”.

“Dopo aver creato le condizioni per assorbire i precari, nel decreto da approvare bisogna prevedere modalità che permettano di non fermarsi ai già annunciati interventi per stabilizzare i supplenti storici.  Ciò per assumere gli attuali vincitori e GaE, assorbendo le attuali GaE, e proseguendo con immissioni in ruolo da graduatorie d’istituto provinciali, con corsi abilitanti ordinari per il personale di terza fascia e concorsi aperti ai giovani laureati. Senza dimenticare di confermare nei ruoli chi è stato assunto con riserva e ha superato l’anno di prova”, conclude Pacifico.

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