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Chiamata veloce annullata per il prossimo anno scolastico: alcune motivazioni

Per il prossimo anno scolastico non sarà possibile assumere docenti attraverso la cosiddetta “chiamata veloce“.

A stabilirlo è l’art. 58 comma 2 lettera b del Decreto Sostegni-bis, in cui si legge:

“Con riferimento alle operazioni di avvio dell’anno scolastico 2021\2022 non si applicano le disposizioni di cui all’art. 1 commi da 17 a 17-septies del Decreto Legge 29 ottobre 2019, n. 126 (convertito nella Legge 159/2019).”

COS’È LA CHIAMATA VELOCE

Si tratta della possibilità data ai docenti inseriti nelle graduatorie utili per l’immissione nei ruoli del personale docente o educativo (GaE, GM2016, GM2018) di presentare istanza al fine dell’immissione in ruolo in territori diversi da quelli di pertinenza delle medesime graduatorie.

Più in particolare, i docenti a cui è consentito usufruire della chiamate veloce, possono presentare domanda di partecipazione per un’altra Regione, scegliendo una o più province di una sola Regione.

Alternativamente, è possibile anche scegliere di presentare istanza per i posti disponibili in altre province della stessa Regione rispetto alla provincia in cui risultano collocati.

I soggetti inseriti nella I fascia delle GAE, che sono già presenti in due province, possono scegliere comunque una sola Regione.

PERCHÉ ELIMINARE LA CHIAMATA VELOCE 

Uno dei motivi per cui la chiamata veloce potrebbe essere stata soppressa per quest’anno sta nel fatto che la procedura non ha funzionato come previsto.

Se da un lato l’idea della chiamata veloce nasceva dalla necessità di coprire i posti vacanti in province in cui le graduatorie esistenti erano esaurite, dall’altro vi era limite a del vincolo quinquennale a renderla irrealizzabile.

Paradossalmente la gran parte dei docenti che avevano la possibilità di presentare domanda ai fini dell’immissione in ruolo in altre province\regioni erano vincolati a restare 5 anni nell’istituto al quale erano stati

assegnati e non potevano, quindi, richiedere alcuno spostamento.

La decisione di eliminare la procedura della chiamata veloce potrebbe anche dipendere dalla già complessa procedura che si seguirà quest’anno per garantire le immissioni in ruolo (assunzioni da graduatorie concorsuali esistenti, dalle GAE, dalle nuove graduatorie del concorso straordinario 2020, dal concorso per le discipline STEM e, in via eccezionale, dalla prima fascia GPS limitatamente ai docenti in possesso delle 3 annualità di servizio.)

 

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