Si assumerà per titoli o con concorso? L’incontro tra MI e sindacati lascia tutto in sospeso
Era fissato per ieri l’incontro durante il quale Ministero dell’Istruzione e i sindacati della scuola si sarebbero dovuti confrontare sul tema del reclutamento. Un tema caldo e da affrontare con urgenza se si vuole tornare a scuola a settembre con i presupposti giusti.
I sindacati, infatti, riponevano alte aspettative in questo tavolo di confronto. E invece, a detta della vice coordinatrice di Gilda degli insegnanti Maria Domenica Di Patre, il Ministero si è presentato all’incontro senza alcuna proposta.
Tutti i sindacati sembrano essere d’accordo su quella che, per loro, va considerata come unica strada da percorrere per non avere a settembre oltre 200 mila cattedre vuote da assegnare: l’assunzione per titoli e servizi per i precari con almeno 3 anni di servizio.
A livello politico, però, ci sono due orientamenti opposti che al momento non trovano un compromesso.
La Lega da un lato e il Movimento Cinque Stelle dall’altro: i primi che chiedono assunzioni per titoli e servizi stabilizzando i precari e i secondi che invece vogliono sbloccare le procedure concorsuali ordinarie già bandite.
Sui concorsi ordinari Di Patre spiega che “come sono strutturati adesso non funzionano. Chiediamo procedure veloci in modo da eliminare il precariato da subito.” A tal proposito Marcello Pacifico (Anief) propone di semplificare il concorso con un test di 40 domande, colloquio orale su lezione, con soglia sufficienza e assunzione di tutti gli idonei anche dello straordinario.
Le ipotesi sono molte ma restano ipotesi.
Adesso c’è bisogno di misure concrete e realizzabili entro settembre perchè la stima sulle cattedre scoperte inizia a preoccupare.
Forse il Ministro Bianchi ha scelto di prendere del tempo in attesa che a livello politico si riesca a trovare una sintesi stabile, come ha auspicato durante la Conferenza Stampa di ieri con il senatore Verducci.
