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Ci faranno rimpiangere l’Azzolina?

Draghi: prolungamento delle lezioni scolastiche.

Mario Draghi ipotizza “(…) dopo averne valutato la fattibilità, un prolungamento del calendario nei primi mesi estivi così da consentire agli studenti il recupero dei giorni persi a causa della pandemia e mettersi subito all’opera per organizzare a settembre l’avvio del nuovo anno scolastico con tutte le cattedre già assegnate” (fonte: AGI). E così SuperMario accoglie e conferma la vulgata comune che fino ad ora a Scuola non si è fatto nulla, anzi abbiamo scherzato con la DDI e le lezioni (dove e quando si sono svolte) in presenza.

Ci vado giù duro: se l’ipotesi venisse confermata, si assumerebbe la certezza che i Docenti (ed i Dirigenti Scolastici), dall’Infanzia alle Superiori, hanno fatto poco o nulla di didatticamente valido. A nulla sarebbero serviti mesi di lavoro, autoaggiornamento, sforzi, a volte davvero notevoli, per dare un senso alla Scuola in DDI.

In questo modo si consegna in pasto all’opinione pubblica, ancora una volta, la classe docente che subisce un nuovo colpo al proprio – già scarso – prestigio sociale e professionale

La scuola deve chiudersi nei tempi previsti! Che ci siano state inevitabili disfunzioni, particolarmente nell’anno scolastico trascorso, nessuno lo mette in dubbio, ma quest’anno, no. Siamo partiti nei tempi previsti, ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo dato e stiamo dando il massimo diversamente da una classe politica che ha decretato il proprio fallimento.

Egregio Signor Draghi, come si dice a Napoli, “la nostra faccia sotto i vostri piedi” (anzi: sotto il vostro curriculum europeista, atlantista etc. etc.) ma non accetteremo facilmente, ed in silenzio, iniziative delegittimanti il nostro impegno ed il nostro lavoro: e quelle che Lei vuole proporre, purtroppo, lo sono!

Non ci faccia rimpiangere l’Azzolina!

Intanto, i grandi sindacati (?), per favore, si sveglino: l’attacco alla Scuola – la nostra Scuola – è appena cominciato.

 

Segr. Generale FederIstruzione Antonio Scarpellino

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