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Ministri Governo Draghi, sarà squadra tecnica: tutti i nomi. I favoriti per l’Istruzione

Potrebbero essere non più di due i ministri appartenenti ai grandi partiti, Pd, Cinque Stelle e Lega.

Cresce l’attesa per i nomi scelti dal presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, per formare la squadra del nuovo esecutivo. Voci di corridoio confermano che si va verso una forma tendenzialmente tecnica, ma resta da capire il numero eventuale di ministri politici.

Mario Draghi dovrà formare il nuovo governo di unità nazionale. L’ex presidente della Bce, delineate le strategie programmatiche al termine del secondo giro di consultazioni, sceglierà i ministri.

Potrebbero essere non più di due i ministri appartenenti ai grandi partiti, Pd, Cinque Stelle e Lega.

Tra i Dem i nomi che circolano sono quelli di Dario Franceschini, Andrea Orlando e Lorenzo Guerini. Da non scartare il nome di Graziano Delrio.

Nel Movimento Cinque Stelle il nome è quello di Luigi Di Maio, anche se è meno probabile rispetto alle primissime indiscrezioni.

Per la Lega circolano i nomi di Giancarlo Giorgetti, Giulia Bongiorno e Gianmarco Centinaio

Per evitare bagarre e polemiche potrebbero essere indicati solo dei tecnici d’area, per arrivare ad un governo completamente tecnico e senza nomi di punta dei partiti principali.

Sottosegretario alla presidenza del Consiglio: circolano i nomi di Daniele Franco, direttore generale della Banca d’Italia, e Luisa Torchia, giurista. In lizza anche Luigi Carbone, attualmente capo di gabinetto al Ministero dell’Economia

Ministero dell’Interno – Per il Viminale si potrebbe andare verso la conferma di Luciana Lamorgese, già titolare del dicastero nel secondo governo Conte. Da non escludere il prefetto ed esperto di terrorismo Lamberto Giannini.

Ministero degli Esteri – Oltre all’ipotesi Di Maio, come detto, tra i più accreditati ci sono i nomi di Elisabetta Belloni  e Marta Dassù.

Ministero dell’Economia – Non si esclude che proprio Mario Draghi possa prendere l’interim del ministero affiancato da due vice di rilievo.

Le alternative sono Dario Scannapieco, vicepresidente della Bei, dell’economista Lucrezia Reichlin ma anche il professore Carlo Cottarelli, il manager Vittorio Colao e il vicedirettore generale di Bankitalia Luigi Federico Signorini.

Ed inoltre Marcella Panucci, l’economista Lucrezia Reichlin, il dirigente e accademico Franco Bernabè ed Ernesto Maria Ruffini, attuale capo dell’Agenzia delle entrate

Ministero della Giustizia – Per l’erede di Alfonso Bonafede c’è attesa. Draghi ha indicato come prioritaria la riforma della giustizia civile e tra i nomi indicati per assumere la leadership di questo dicastero ci sono: Marta Cartabia, presidente della Consulta, e Paola Severino.

Ministero dell’Istruzione – Tanta curiosità per capire chi approderà a Viale Trastevere:  Draghi ha definito  prioritario il programma sulla scuola.

Tra i candidati forti per questo dicastero ci sono Patrizio Bianchi, professore di politica industriale ed ex assessore in Emilia-Romagna, e Cristina Messa, già rettrice dell’Università Bicocca di Milano.

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