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Test sierologici per riaprire le scuole, bocciati i doppi turni: impraticabili

Test sierologici per riaprire le scuole, bocciati i doppi turni: impraticabili

Riaprire a settembre? Fondamentale ma impossibile, allo stato. Ma un modo ci sarebbe: Test virologici obbligatori per entrare a scuola, e organici al completo. Altrimenti non sarà possibile recuperare i ritardi e aiutare i ragazzi meno preparati. Una ricetta semplice, ma di dubbia attuazione. Realizzare oltre 10 milioni di test e poi ripeterli con costanza è già un’impresa titanica, avere organici completi è semplicemente illusorio. Eppure l’idea del Preside del liceo Volta di Milano, Domenico Squillace sarebbe perfetta. L’adottano tutte le nazioni che prevedono la riapertura delle scuole entro poche settimane. Il rischio è il crac anche del prossimo anno scolastico.

Spiega Squillace: “Nonostante gli sforzi dei professori, alcuni sulla soglia della pensione si sono reinventati online, gli studenti a distanza faticano di più e cominciano ad essere stanchi. Dopo l’estate l’impegno sarà doppio: si dovranno mettere in pari i ragazzi che ora vengono promossi ma che non ce l’avrebbero fatta”. I timori del preside sono comuni a molti docenti. In rete aumentano sempre più gli insegnanti che temono una riapertura a distanza del prossimo anno. Soprattutto vengono indicate a rischio le prime classi. Come iniziare una nuova avventura senza avere un contatto fisico con i propri insegnanti o i propri compagni? Un’ipotesi allo studio sarebbe quella dell’introduzione dei doppi turni. Ipotesi che lo stesso squillante declina subito.

“Da noi sarebbero impraticabili: ho 1.200 studenti , per garantire la distanza di sicurezza dovrei fare tre di turni di lezioni. E quindi avrei bisogno di 270 professori contro gli attuali 90. Chi me li dà?“.

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