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Azzolina: Scuole riaperte solo nella massima sicurezza. Fondi alle famiglie con criteri socioeconomici

Azzolina: Scuole riaperte solo nella massima sicurezza. Fondi alle famiglie con criteri socioeconomici

La Azzolina tenta di rassicurare sullo stato della scuola, soprattutto in relazione alla sospensione delle attività didattiche e alla maturità. Intervenendo al question time la ministra non ha, però, aggiunto elementi nuovi. Per quanto riguarda la riapertura ha ribadito quanto detto nei giorni scorsi.

“Ho chiesto agli uffici del ministero di predisporre più piani d’azione in base a diversi scenari possibili legati alla data di riapertura delle scuole che, ribadisco, si avrà quando il quadro epidemiologico lo consentirà, garantendo quindi la massima sicurezza a tutti gli studenti”.

Nessuna novità anche sul fronte esami. Esami strettamente connessi alla riapertura. Oltre che alla didattica a distanza.

“I docenti, gli studenti e le loro famiglie, ai quali forniremo il massimo supporto, saranno messi nelle condizioni migliori per svolgere un esame serio e riceveranno tutte le informazioni in merito alle modalità che saranno adottate, non appena avremo un quadro anche temporale più definito”.

Qualche certezza in più la ministra l’ha fornita sulle risorse destinate all’istruzione. Azzolina ha spiegato che “a breve” firmerà “il decreto di riparto delle risorse a favore delle istituzioni scolastiche improntato a criteri equi: il numero degli studenti, il dato sulla condizione socioeconomica delle famiglie. “Ho voluto una ripartizione che tenga conto della concreta condizione degli studenti, per supportare nei termini dell’eguaglianza sostanziale quelli che ne hanno più bisogno”.

Sempre sulla questione delle risorse, Azzolina ha spiegato: “Ho insistito affinché si reperissero risorse – pari a 85 milioni di euro – per consentire alle istituzioni scolastiche, che ne fossero prive, di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza e per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti dispositivi digitali individuali e connessione alla rete per garantire la parità di accesso alla didattica a distanza, salvaguardando così il diritto allo studio di tutti”.

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