Cronaca

La Ds riduce il tempo pieno e la mamma arriva in ritardo. Denunciata per abbandono di minore

La Ds riduce il tempo pieno e la mamma arriva in ritardo. Denunciata per abbandono di minore

Un dirigente costretta, a suo dire, a ridurre il numero di ore del tempo pieno. Una genitrice che per protesta ritarda il suo arrivo a scuola per prendere il figlio. Risultato? Un bambino lasciato nell’androne della scuola, seppur vigilato, ad attendere la mamma. Per un’ora, in pieno inverno. Insomma della guerra ds-mamma quello che potrebbe pagarne le conseguenze è proprio il più vulnerabile.

Tutto è iniziato quando Ida Francioni, la dirigente della scuola Vanvitelli di Napoli, ha ridotto di sessanta minuti l’orario giornaliero per chi frequenta a tempo pieno. Una scelta resa  pubblica con un avviso nel quale motiva la sua iniziativa con la mancanza di bidelli e lavoratori socialmente utili. La mamma di un bimbo di nove anni, non ci sta e, come annunciato alla stessa preside,  per protesta passa a prendere al solito orario il figlio.

Tempo pieno ridotto: la polemica diventa social

Bambino che lei stessa fotografa nell’androne interno della scuola, nei pressi della portineria. Fotografia postata su facebook lcon tanto di post polemico. Scoppia la protesta social che ha come obiettivo, manco a dirlo la Ds.

Preside che non pare reagire. La mamma allora replica il giorno dopo. Solo che all’arrivo ritardato trova un’accoglienza imprevista. Ci sono infatti i carabinieri e gli assistenti sociali allertati dalla Dirigente. E così torna a casa con il figlio e una denuncia per abbandono di minore.

Tutto nasce, dalla decisione della preside di tagliare di un’ora la giornata scolastica degli allievi che pranzano a scuola. Si passa da 40 a 35 ore settimanali dal 27 gennaio e presumibilmente fino al 28 febbraio. La dirigente scrive nella nota pubblicata sulla pagina internet della Vanvitelli. Nota nella quale sottolinea al riduzione dell’organico dei collaboratori scolastici da 16 a 14. Con l’organico a disposizione – sostiene – non è in grado di garantire la sicurezza dei 1250 bimbi che frequentano il circolo didattico.

La mamma è di tutt’altro parere. Accusa la dirigente di non aver voluto adottare soluzioni alternative. Di più sostiene che la preside avrebbe potuto evitare di lasciare, seppur sorvegliato, il bambino in attesa nell’androne.

Insomma la guerra continua. In altre aule, probabilmente. A pagare il presso, al momento c’è solo un bambino di 9 anni.

ANCHE QUESTE NOTIZIE SU OGGISCUOLA

“Bassano sei tu?”. A Salerno il video di una prof diventa virale. Il web insorge: “Intervenga il Miur”

Carta del Docente: disponibile il nuovo bonus. Indicazioni tecniche per le iscrizioni 2019/2020

Elogio della lezione frontale: “Didattica è sentire che ciò che si conosce arrivi agli alunni senza sforzo”

Gite scolastiche, il Miur fissa dei limiti sulle destinazioni. Ecco cosa prevede la normativa per ogni classe

Scuola. Se l’alunno si fa male nell’istituto, l’insegnante è obbligato ad accompagnarlo in ambulanza

Augias: “Niente analisi logica e grammaticale a scuola, normale che i ragazzi non capiscano i testi”

Scuola, i sei giorni di ferie possono essere trasformati in permessi: ecco il codice da utilizzare

Leggi qui altre notizie su OggiScuola

Seguici anche sulla nostra pagina social Facebook

 

 

Articoli correlati

Back to top button