Cronaca

Studentessa 14enne muore di meningite, rischio psicosi: è caccia al vaccino

Dopo la morte della studentessa 14enne di Sassari, sta scoppiando una vera e propria psicosi da meningite. Il decesso è avvenuto poche ore dopo un’altra morte in provincia di Varese. E altri casi sono stati segnalati nel Nord Italia. Insomma la paura di una diffusione del contagio sta prevalendo e le code per farsi vaccinare aumentano.

Non c’ è un solo colpevole per una importante malattia contagiosa come la meningite, poiché gli agenti patogeni sono vari e diversi, ma i sintomi sono sempre  uguali, e non riconoscerli, o chiamare il medico quando l’ infezione è già diffusa, può avere gravi conseguenze, a volte fatali.

È quello che è accaduto alla studentessa 14enne, che da tre giorni accusava la classica triade sintomatologica, tipica di questa sindrome: febbre alta improvvisa, mal di testa, il sintomo di esordio più comune, e rigidità nucale, ovvero l’ impossibilità per il dolore nel flettere il collo in avanti, con lieve alterazione dello stato mentale, ma purtroppo la ragazza è arrivata in ospedale troppo tardi, l’ infezione era divenuta sistemica e dopo due giorni di coma è morta.

Tutti e tre questi segni di infiammazione meningea sono presenti insieme in oltre il 70% dei casi, già all’ inizio della malattia, come è anche vero che se nessuno di essi è presente, la meningite è estremamente improbabile.

la forma più comune La forma virale di meningite è quella più comune e fortunatamente meno pericolosa, di solito non ha complicanze serie e si risolve nell’ arco di 7/10 giorni, mentre la forma batterica, pur essendo più rara, è la più temibile, perché sempre insidiosa nel suo percorso, e il trattamento consiste nella somministrazione precoce di antibiotici, di antivirali e di cortisonici, per prevenire i danni neurologici derivanti dall’ infiammazione cerebrale, ed una meningite batterica non trattata prontamente o curata in ritardo può portare deficit permanenti od essere letale.

Il picco delle epidemie di meningite si registra da dicembre a maggio, quando il clima freddo favorisce le infezioni delle vie respiratorie (raffreddori, sinusiti, faringiti ecc), mentre i casi si riducono drasticamente durante la stagione delle piogge, è una malattia contagiosa e la trasmissione del germe avviene per via inalatoria o durante uno stretto contatto come il bacio, uno starnuto o un colpo di tosse. Ma il contagio non avviene come per il raffreddore o l’ influenza, quando ci si ammala semplicemente respirando l’ aria in cui si trova la persona affetta, perché il batterio o il virus deve attecchire e percorrere la via vascolare fino a raggiungere quella neurologica.

L’ incubazione della meningite varia dai 3 ai 6 giorni, e la malattia è contagiosa solo durante la fase acuta e nei giorni immediatamente precedenti l’ esordio, anche se i sanitari sono spesso costretti ad assumere la profilassi durante tutto il periodo di assistenza ai pazienti infetti.

L’ unica forma di prevenzione efficace resta la vaccinazione.

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