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Scritte “no vax” fuori scuola, è caos

Accade ad Arezzo: intervento di Polizia municipale, Digos e Scientifica.

I no vax passano all’azione. Ad Arezzo davanti all’ingresso delle scuole medie, elementari e dell’infanzia di via Angelo Tricca, che fanno parte dell’istituto comprensivo statale Margaritone, sono comparse alcune scritte. Con vernice spray rossa hanno imbrattato l’asfalto davanti ai cancelli delle due entrate del plesso. Sono stati vergati slogan come: “I vaccini uccidono, salva tuo figlio”, “Diritti e libertà”, oppure “Art.32, 2° comma” che fa riferimento all’articolo 32 della Costituzione italiana, che si occupa della tutela della salute, così come riportato da Arezzonotizie.

Il fatto

Cosa e quando è accaduto? I graffiti a terra sono stati realizzati nel corso della notte e notati dal personale scolastico stamattina, all’apertura dell’istituto. Immediata è partita la segnalazione alle autorità. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia municipale di Arezzo e il personale della Polizia di Stato. Si è mossa la Digos di Arezzo e la polizia Scientifica. Compito complesso, visto che all’esterno della struttura scolastica non ci sarebbero telecamere.

Rimozione delle scritte?

Come si procede? Appena informato dell’accaduto, il Comune di Arezzo ha ordinato la rimozione delle scritte, inviando sul posto gli addetti della manutenzione municipale.

Le dichiarazioni della vicesindaca

“Scritte no vax: le stiamo già cancellando e se ricompaiono le ricancelleremo. Vediamo chi vince”, ha scritto su Facebook la vicesindaca di Arezzo Lucia Tanti. Che, secondo Arezzonotizie, avrebbe telefonicamente aggiunto: “Io sono veramente sconcertata. Peraltro una corretta informazione è essenziale per l’uscita dalla pandemia. Chi ha fatto un gesto del genere è uno sconsiderato e un delinquente. Quanto accaduto è intollerabile. L’irresponsabilità nociva di pochi incoscienti – ha scritto successivamente in una nota – rischia di vanificare i sacrifici che da quasi due anni la stragrande maggioranza di noi tutti sta facendo. Nel proprio privato, nella proprie attività, nei propri ruoli istituzionali. Non possiamo più tollerare campagne superficiali e infondate che mettono a repentaglio la sicurezza delle comunità. Spero che i responsabili vengano individuati al più presto. E al più presto venga fermata questa onda di sconsideratezza e incoscienza. Ne va della salute di tutti”.

 

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