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Chi non supera il concorso ordinario non potrà parteciparvi l’anno successivo: lo scontento dei precari

Lo prevede il Decreto Sostegni bis, ma la norma potrebbe rallentare ancora l'accesso al ruolo e quindi alimentare il precariato

Mentre il Decreto Sostegni bis attende di essere analizzato in sede parlamentare ed emanato ufficialmente, i suoi contenuti continuano a far discutere tanti aspiranti docenti.

Come già detto, cambierà la struttura del concorso ordinario: viene eliminata la prova preselettiva e si conferma una prova scritta a risposte multiple, una prova orale e la valutazione dei titoli.

Tale semplificazione delle procedure nasce dalla necessità di velocizzare il processo di reclutamento, garantendo così un concorso ordinario con cadenza annuale.

Inoltre si avvierà molto presto, in maniera straordinaria, un concorso per il reclutamento dei docenti di materie STEM che saranno in cattedra già a settembre 2021.

Il Ministero intende anche procedere con un piano di assunzioni che andrebbe ad esaurire le Graduatorie esistenti composte da GAE, vincitori concorso 2016 e concorso 2018 oltre ai risultati del concorso straordinario per il ruolo.

Il Decreto prevede anche delle assunzioni straordinarie dalle GPS prima fascia sia per posto comune che per sostegno per docenti con almeno tre anni di servizio negli ultimi dieci.

Ma c’è una novità che sta facendo discutere più di tutte, lasciando scontenti molti aspiranti docenti.

Il testo in questione è rintracciabile al comma 13 dell’art. 59 del Decreto dove si legge che:

I candidati che partecipano ad una procedura concorsuale e non superano le relative prove non possono presentare domanda di partecipazione alla procedura concorsuale successiva per la medesima classe di concorso o tipologia di posto per la quale non hanno superato le prove.

Ciò significa che se non si dovesse superare il concorso in un certo anno, non si potrà partecipare al concorso successivo per la stessa classe di concorso o tipologia di posto in cui si è risultati non idonei precedentemente.

Si potrà invece partecipare per altra classe di concorso o tipologia di posto.

A detta di molti aspiranti docenti e precari, si tratta di una decisione ingiusta.

Capita spesso di non superare le prove del concorso a causa di svariati fattori che vanno oltre la preparazione dei candidati.

Inoltre, se si considera che l’intento del nuovo Ministro è quello di favorire procedure di accesso al ruolo più snelle,

un ostacolo del genere potrebbe rallentare ancora la buona riuscita delle cose.

Escluderli dai concorsi per un anno significherebbe non solo privarli di una occasione, ma alimentare ancora il precariato.

Anche alcuni onorevoli e senatori hanno manifestato il loro dissenso, quindi si può immaginare che in parlamento, in sede di conversione del decreto, si possa discutere in merito e magari trovare una soluzione al problema.

LA NORMA NON VALE PER I CONCORSI STEM

Per quanto riguarda la procedura speciale prevista per le classi di concorso A-20, A-26, A-27 e A-41 è espressamente previsto che per i partecipanti resta salda la possibilità di partecipare anche alla procedura concorsuale ordinaria per le corrispondenti classi di concorso.

 

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