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Tensione per gli studenti: come aiutarli?

La tensione corre sul filo… delle aule. Smessi i panni della Dad, gli studenti sono tornati a scuola. Ma non senza difficoltà. Le stesse che, secondo molti professori, non verrebbero sanate da un Piano Estate “che non aiuta professori e alunni”.

Lo sfogo social di una prof

Un’insegnante di nome Luisa, di Mantova, ha postato qualche giorno fa su Facebook un post che esprime tutta la tensione di prof e alunni. “Molti colleghi – scrive – presi dal programma da seguire a tutti costi, appena rientrati in presenza hanno iniziato a fissare interrogazioni e verifiche a raffica. Ieri entro in una mia classe: per la lezione successiva avevamo la verifica (fissata da tre settimane). I ragazzi mi implorano di non farla. “Perché?” chiedo. “Prof questa settimana abbiamo otto verifiche (!!!) senza contare le interrogazioni”. Guardo in agenda sul registro elettronico, è vero… resto agghiacciata. E comincia uno sfogo a valanga. I ragazzi sono stremati, dicono che (giustamente) se hanno tutte queste verifiche, cosa imparano? Niente, perché non hanno neanche il tempo di fissare le cose. Giusto. La tensione cresce finché il più bravo della classe, urla tremante: “Questa non è scuola, io così non posso andare avanti, se bisogna continuare così quest’anno, io mi ammazzo!”. Non servono commenti. Lo mando in bagno a sciacquarsi la faccia e lo rassicuro che così non continuerà. Anche se dentro di me so che non è così.

Cosa fare?

Per alleggerire malcontenti e tensioni occorrono di certo soluzioni. Può bastare il Piano Estate? Maggiori fondi? Oppure un maggior ascolto per studenti e prof? Come si ripartirà quindi a settembre e con quali basi, ci si chiede. Ai posteri l’ardua sentenza.

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