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Attesa mobilità 2021/2022: ultime speranze per lo stop del vincolo quinquennale

C’è attesa per la mobilità 2021/2022. Si spera in alcuni piccoli stravolgimenti che possano favorire l’operato dei docenti neo-assunti in particolar modo.

La questione che li interessa è la seguente.

La legge prevede che requisiti di cui docente debba essere in possesso per poter richiedere la mobilità siano:

–il possesso di un contratto a tempo indeterminato;

– il NON essere sottoposto/a ad alcun vincolo di permanenza temporale (triennale o quinquennale) nella scuola di titolarità.

Tale vincolo continua a creare malumori tra i docenti neo-immessi in ruolo perchè vorrebbero avvicinarsi a casa, specie considerando gli effetti della pandemia, e invece sono costretti a non cambiare sede per cinque anni. Le loro proteste pervadono i social e sono diversi i sindacati che cercano di dar loro voce.

Già con la Legge di bilancio 2020 si era tentato, con un emendamento proposto dal Ministro Fioramonti, di eliminare tale vincolo.

Con alcuni emendamenti specifici al Decreto Milleproroghe, anche Vittoria Casa (presidente della commissione cultura di Montecitorio) e Virginia Villani del M5S, hanno chiesto l’abolizione del vincolo quinquennale docenti.

Nei prossimi giorni avrà luogo l’incontro al Ministero sull’ordinanza per i trasferimenti per l’a.s. 2021/2022. Per tale circostanza, i sindacati si preparano a sottoporre nuovamente all’attenzione del Ministero l’urgente questione da risolvere del vincolo di permanenza nella sede di assunzione per i tutti i neo-immessi.

Potrebbe essere l’ultimo tentativo verso una deroga tanto auspicata visto che pare non vi siano molte speranze.

Il blocco quinquennale è stato introdotto con la legge n. 159/2019 e ad oggi sembra che, anche per i prossimi anni scolastici, i docenti dovranno rimanere alle cattedre che gli sono state assegnate senza poter richiedere mobilità o trasferimenti.

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