Il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di Lavoro del personale scolastico è una delle priorità che la Ministra
Azzolina ha inserito nell’atto di indirizzo firmato qualche giorno fa e reso noto nella giornata del 12 gennaio.
Come riporta Tecnica della Scuola, sul punto la Ministra mostra di avere le idee chiare perché parla della necessità
di definire “un vero e proprio percorso di carriera professionale che connoti il ruolo, dal momento della immissione
fino al collocamento a riposo, su base meritocratica”.
Una novità importante riguarda i docenti di sostegno: allo scopo di accrescerne la motivazione e la competenza e
per garantire agli alunni con disabilità la continuità didattica e la stabilità relazionale cui hanno diritto, la Ministra
prevede la creazione di una nuova classe di concorso ad hoc alla quale si possa accedere attraverso procedure
concorsuali specifiche e sistematiche nel tempo. L’altra novità riguarda la possibilità di istituire nelle scuole figure
di “middle management”. L’idea della Ministra è piuttosto chiara ma – allo stato attuale – è difficile pensare che
possa essere condivisa dalle organizzazioni sindacali perlomeno con le modalità con cui viene presentata nell’atto
di indirizzo. Nel documento si legge: “In considerazione della sempre più evidente complessità che connota la
dirigenza scolastica, costantemente orientata a garantire il buon andamento e la correttezza dell’azione
amministrativa ma anche chiamata a gestire in maniera competente le sfide che le nuove generazioni pongono
quotidianamente alla scuola, in termini di scelte, offerta di qualità, opportunità formativa e orientamento, sarà necessario valutare la definizione, in seguito ai necessari passaggi legislativi e contrattuali, in spirito di ampia condivisione, per la prima volta, dell’area del cd. middle management, cui possano accedere, secondo modalità trasparenti, docenti capaci, per esperienza, professionalità e vocazione, di gestire attività complesse formalmente delegate, tra quelle di competenza del dirigente scolastico, anche al fine di determinare nuove e più compiute professionalità che possano successivamente concorrere al ruolo della dirigenza scolastica con un bagaglio di esperienza organizzativa e di sensibilità amministrativa maturato in tale nuova area professionale”.