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Bellomo. Chiederei a Di Battista di rivolgere le domande per cui Lucia Azzolina viene attaccata ad  un docente.

Lucia Azzolina non viene attaccata perché chiede che la scuola rimanga aperta, ma per i provvedimenti presi.

Chiederei a Di Battista di rivolgere le domande per cui Lucia Azzolina viene attaccata non ad una mamma ma ad  un docente.

Ebbene, senza dubbio sbagliare è umano, ma perseverare nella sbaglio è diabolico.

Lucia Azzolina non viene attaccata perché chiede che la scuola rimanga aperta, ma per i provvedimenti presi affinché venisse aperta a partire dal 14 settembre.

Se il ministro avesse avuto un pizzico di modestia avrebbe cercato un colloquio reale con gli attori della scuola.

Si è circondata di tecnici che della scuola non conoscono proprio nulla.

Da qui le scelte legate alle “sedie a rotelle”, il metro statico, anzi il metro dalle “rime boccali”, la non necessità di

portare la mascherina da parte degli studenti… e potrei ancora continuare.

Si contesta all’Azzolina l’incapacità di dire ho sbagliato, forse era meglio agire diversamente.

Le decisioni da prendere per l’apertura della scuola sarebbero dovute essere diverse: riduzione alunni,

assunzione sin dal primo settembre di tutto il personale scolastico, ristrutturazione di tutti i locali scolastici con

montaggio di sistemi di aerazione, termoscanner e riapertura di quegli edifici scolastici che negli anni sono stati

dismessi per l’aumento del numero di alunni per classe.

Queste sarebbero state le cose da fare.

A questo aggiungerei anche il pensare ad un sistema di trasporto alternativo per gli alunni, così da evitare il

sovraccarico dei mezzi attualmente esistenti. Purtroppo queste decisioni non sono state prese, si è pensato ad

investire laddove “qualcuno” potesse continuare a mangiare.

Pertanto sarebbe stato opportuno che il ministro ammettesse il fallimento delle sue decisioni, senza prese di

posizioni e avesse chiesto scusa a tutti gli operatori della scuola.

Direi a Di Battista, inoltre, che il vero lavoro durante l’estate, non l’ha fatto il ministro, ma docenti, dirigenti e

personale ATA, che si sono inventati di tutto pur di cercare il modo più giusto per mettere in pratica le richieste

del governo.

L’ultima cosa per cui viene contestata è la testardaggine a voler mantenere le scuole a tutti i costi aperte e non

ammettere che sono veri e propri focolai….Di Battista: A SCUOLA CI SI AMMALA….DIVERSI SONO I DOCENTI

CHE SONO MORTI PER QUESTA MALEDETTA PANDEMIA.

Adesso l’unica cosa saggia da fare è solamente CHIUDERE TUTTE LE SCUOLE, PROLUNGARE LE

VACANZE DI NATALE ed utilizzare quella DAD tanto esaltata durante il primo lockdown e tanto demonizzata poi.

Elisabetta Bellomo.

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