Cronaca

“Vogliamo essere bocciati per recuperare”. Ma al liceo di Aosta infuria la polemica

“Vogliamo essere bocciati per recuperare”. Al Liceo scientifico Regina Maria Adelaide di Aosta si può chiedere di ripetere l’anno. O, meglio, si poteva. L’iniziativa è stata del preside Francesco Fazari e ha sollevato un coro di proteste. Tanto che, alla fine, è stato lui stesso a revocarla.

Il caso

Bocciati per recuperare. La vicenda risale a qualche settimana fa: “Due studenti – spiega – ci hanno comunicato di non voler andare nella classe successiva. Sono uno di terza e uno di quinta che a breve dovrà fare la maturità. Il loro obiettivo era di ripetere l’anno per poi proseguire con meno affanno nel percorso scolastico. Volevano essere bocciati per recuperare. Allora ci siamo chiesti cosa potessimo fare dato che l’ordinanza ministeriale non prevede questa possibilità. Ho pensato che la cosa migliore fosse di consentire alla famiglia, o direttamente al ragazzo nel caso sia maggiorenne, di chiedere al Consiglio di classe di non essere promosso”.

Il caos

Attenzione, precisa il preside: “Non era ovviamente un obbligo, ma una possibilità in più. La valutazione finale, ribadisco, sarebbe spettata comunque al Consiglio di classe in completa autonomia. Essendoci l’obbligo della trasparenza negli atti della Pubblica amministrazione, ho deciso di scrivere una circolare per informare tutti gli studenti e tutte le famiglie dei ragazzi che volevano essere bocciati per recuperare”.

I sindacati

La circolare è stata inviata prima degli scrutini. “A questo punto si è aperto un acceso dibattito – continua Fazari – e sono intervenuti anche i sindacati. Sono stati fraintesi i nostri buoni propositi. A me nessuno ha detto nulla, nessun genitore si è lamentato, nessuna comunicazione dal ministero. Sono giunte solo voci. Qualcuno ha persino parlato di un ‘atto gravissimo che va contro l’ordinanza ministeriale’. Così, dopo pochi giorni, ho revocato la circolare”. Gli studenti che volevano essere bocciati per recuperare devono ora attendere.

 

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