Cronaca

I climatizzatori propagano i contagi. Ma in Italia nessuno dice di spegnerli

I climatizzatori propagano i contagi, ma in Italia non c’è una norma che ne regoli l’utilizzo. Gli studi hanno ormai dimostrato che i flussi d’aria, in caso di una persona positiva, espandono più facilmente le particelle che trasmettono il virus. In vista della riapertura delle aziende bisogna studiare opportune misure di prevenzione del rischio. Gli uffici affollati, dove le persone rimangono a contatto per molte ore, possono diventare pericolosi, specie per le persone che condividono gli stessi “flussi d’aria”. A marzo 2020 i Korea Centers for Disease Control and Prevention (KCDC), l’autorità sanitaria pubblica a livello nazionale della Corea del Sud, sono stati informati di un gruppo di casi di COVID-19 in un call center situato in un edificio commerciale-residenziale nella capitale di Seul.

Il focolaio

In un articolo pubblicato a cura dei KCDC, si mostra l’evoluzione del focolaio scoppiato nel call center situato tra il 7mo e l’11mo piano di un palazzo di 19 piani che comprende anche appartamenti. L’allarme scatta quando viene diagnosticato un caso di COVID-19 nel call center l’8 marzo. Il giorno dopo gli uffici vengono chiusi e iniziano le indagini epidemiologiche.  Le autorità coreane identificano i 922 dipendenti e 203 residenti che vivono ai piani alti e 20 visitatori. Numeri che, dopo le analisi, dimostreranno che i climatizzatori propagano i contagi.

L’indagine

Hanno fatto il tampone a tutti impiegati e residenti negli appartamenti in tre giorni. In altri tre giorni hanno inviato un totale di 16.628 messaggi di testo a persone che sono rimaste più di 5 minuti vicino all’edificio e monitorato queste persone utilizzando i dati di tracciamento sulla app attiva in Corea. Alla fine sono stati testate 1.143 persone e identificati 97 casi positivi al Covid-19 . 94 positivi su 97 lavoravano al call center dell’11 ° piano, che aveva un totale di 216 dipendenti e quindi un tasso di prevalenza del 43,5%. Ma non solo: tutti tranne cinque erano sullo stesso lato dell’edificio nella stessa porzione di open space. Tutti nel flusso d’aria dei climatizzatori che propagano i contagi.

I flussi di aria e la permanenza

Lo studio conclude che il SARS-CoV-2 può essere eccezionalmente contagioso in ambienti affollati come un call center. Al di fuori dell’undicesimo piano, solo altre tre persone si sono infettate. Però tutti i 1.145 hanno usato gli stessi ascensori, gli stessi spazi pubblici. Insomma sembra che ci voglia un contatto prolungato per infettarsi come dimostrato da uno studio effettuato nel caso di un ristorante in Cina dove una persona ha infettato 9 individui che si trovavano anche in altri tavoli ma sotto lo stesso flusso di aria condizionata. I flussi dei climatizzatori propagano i contagi e servirebbero norme immediate per regolarne l’utilizzo. Anche in Italia.

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