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Rebus Maturità: prove scritte a rischio ed esame a distanza illegittimo

Rebus Maturità: prove scritte a rischio ed esame a distanza illegittimo

Come si svolgerà l’esame di stato quest’anno? Al momento sembra più facile vincere alla slot machine che dare una risposta esaustiva. Le incognite aumentano ogni giorno, con il rafforzarsi dell’epidemia. Fino a qualche giorno fa si ipotizzava un azzeramento dei casi in Italia per i primi di maggio, ora l’ipotesi si è spostata di un mese in avanti. Con simili schemi è difficile pensare a esami vecchi stile. Quasi impossibile. Proviamo a immaginare, allora, come potrebbero svolgersi le prove.

Per quanto riguarda gli scritti, i maturandi svolgono le prove seduti sui banchi singolarmente. I banchi andrebbero distanziati l’uno dall’altro di almeno un metro sotto la vigilanza dei docenti. Ma concentrare centinaia di studenti e docenti in un unico luogo non sembra ipotesi percorribile allo stato.

La possibilità di svolgere una sola prova in modalità di colloquio, sembra la più appropriata: il candidato entra da solo, con la mascherina sul volto e a distanza di sicurezza dai sei commissari e dal presidente di commissione. In aula potrebbero essere presenti così anche due compagni, ad assistere all’orale.

Tutt’altro discorso, invece, riguarda la possibilità di svolgere il colloquio da remoto: vale a dire con lo studente collegato da casa, al computer. Si tratterebbe di una modalità assolutamente nuova, da mettere in sicurezza. Servono infatti piattaforme specifiche che possano garantire la regolarità della prova e lo svolgimento delle procedure per un esame blindato, senza alcun tipo di intromissione dall’esterno.

Si tratta di un tema attualissimo, emerso anche in questi giorni di didattica a distanza in cui si sente la necessità della protezione dei dati rispetto a eventuali accessi esterni, su cui il ministero dell’istruzione sta ampiamente ragionando. E sulla maturità non si scherza: il titolo di studio ha, infatti, valore legale e il voto resta sul curriculum per tutta la vita. Il rischio allora è che, se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto, la maturità potrebbe finire sotto una valanga di proteste e di ricorsi.

“Appaiono, in termini di legittimità, assolutamente improponibili esami in modalità da remoto. – spiega Pino Turi, segretario nazionale della Uil scuola – Serve quindi definire un percorso di esami che accerti la maturità del candidato, riducendo il numero delle prove scritte e le materie oggetto di accertamento anche per la prova orale. In considerazione della situazione la commissione interna con presidente esterno sarebbe più opportuna”.

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