Opinioni

Settembre nero per la scuola: immettere in ruolo personale presente in graduatorie

Immettere in ruolo con urgenza personale già presente nelle Graduatorie. La proposta del Coordinamento nazionale vincitori concorso scuola 2016.

L’emergenza per l’estrema diffusione del virus Covid-19 sta mettendo alla prova moltissime persone in tutto il mondo, limitando per molti versi lo svolgimento di una vita normale. Anche la Scuola, come tutte le amministrazioni pubbliche, ne subisce conseguenze e limitazioni. Dirigenti scolastici e personale docente, sulla scorta delle indicazioni ministeriali, sta tentando di garantire il diritto costituzionale all’istruzione dei nostri bambini e ragazzi, pur nelle oggettive difficoltà di utilizzo dei mezzi tecnologici e in un contesto dove appare sempre più chiara l’esigenza di riformulare l’offerta formativa e non disperdere del tutto il rapporto educativo (e umano) insegnante – allievo.

Il Decreto-legge “cura Italia”, varato dal Governo e pubblicato in GU il 17 marzo u.s., prevede la sospensione per 60 giorni dello svolgimento delle procedure concorsuali per l’accesso al pubblico impiego. Questo inevitabile slittamento anche dei concorsi scolastici, evidentemente oltre il 30 aprile, produrrà l’impossibilità di ottenere nuovo personale da immettere in ruolo e conseguenzialmente la formazione di altrettanto precariato.

Tutto questo quando, più che mai, occorre assicurare alla scuola italiana docenti meritevoli e stabilizzati per sostenere l’efficace ripartenza del prossimo anno scolastico. In questo tempo sospeso e per far fronte praticamente al reperimento di docenti qualificati, prima dell’avvio del nuovo anno scolastico, il CoNaVinCos chiede al MI di attingere – senza indugio – a personale già selezionato e pronto, facendo scorrere più celermente le graduatorie dei vincitori dei concorsi 2016 e 2018 e quelle dei docenti facenti parte delle GaE di ogni ordine e grado. Allo stesso tempo di prevedere tempi certi per la mobilità del personale già in ruolo. È dunque necessario evitare di trovarsi impreparati su tale fronte.

È inimmaginabile che le famiglie, già messe a dura prova dal disagio di seguire i propri figli in un contesto di quarantena obbligata, subiscano – come ogni anno – la presenza dell’incolpevole docente temporaneo. Siamo chiamati ad uno sforzo maggiore. Occorrono docenti certi, stabilizzati con contratti di lavoro a tempo indeterminato, tali da svolgere la professione con continuità nelle varie istituzioni scolastiche. Confidiamo che le istituzioni competenti sappiano fare di necessità virtù, operando con concretezza nell’interesse dell’utenza e della categoria stessa.

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