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Idonei 2016, una speranza dal Decreto Scuola, ma la norma non convince

Idonei 2016, la lunga marcia verso l’assunzione potrebbe essere terminata. Nel decreto scuola è stato approvato un emendamento che definirebbe la vicenda. Almeno così parrebbe. Per gli idonei infanzia primaria e secondaria non è, però, una soluzione totalmente convincente.  L’emendamento parla, infatti, di vincitori e idonei. Leggiamo il documento.

I soggetti inseriti nelle graduatorie di merito dei concorsi ordinari per titoli ed esami per posti di docente banditi nel 2016 possono proporre istanza per l’inserimento, anche in coda a chi vi sia già iscritto, nelle graduatorie dei concorsi straordinari non selettivi banditi nel 2018, anche in regioni diverse da quella di pertinenza della graduatoria di origine. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono disciplinate le modalità attuative del presente comma.

Per i vincitori l’assunzione è garantita. Ma per gli idonei, cioè i docenti che in graduatoria si sono collocati oltre il numero dei posti banditi? Per loro non è scritta la parola fine. Rimane la proroga di un ulteriore anno della validità delle graduatoria. In più c’è la possibilità di inserirsi nelle graduatorie dei concorsi 2018, ma in coda. Questo per idonei e vincitori. Quindi niente inserimento a pettine, come pure si era ventilato.

Cosa dunque non convince i docenti? Di sicuro l’inserimento in coda. Come ricorda il comitato nazionale docenti idonei al concorso infanzia e primaria del 2016, le prove del concorso sono state diverse da quelle del 2018. Infatti non c’è solo un fatto temporale (precedenti), ma anche tecnico (quelle 2016 sono state anche selettive)

 

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