Alunni diversamente abili senza docente specializzato ritirati da scuola, una vergogna tutta italiana!
Ecco cosa ne pensa il Segretario Generale di FederIstruzione Antonio Scarpellino.
Per comprende bene la situazione attuale, è meglio partire da alcuni dati che renderanno più comprensibile la situazione paradossale nella scuola italiana:
Alcuni dati per fare chiarezza:
1) L’organico di diritto 2019/20, si è stabilizzato a quota 100.080 posti;
2) Posti in deroga, organico di fatto, 65.890 posti nel 2018/19 (siamo in attesa dei dati 2019/20). Poi parleremo della vergogna dei posti in deroga che in molti casi vengono concessi solo dopo lunghe battaglie delle famiglie nei tribunali per farsi autorizzare le ore previste…
3) 3.576 assunzioni sulle 13.329 autorizzate nel 2018/19,
meno di 2.500 su 14.593 nell’ anno 2019/20;
4) Corsi di sostegno, solo 14.224 posti banditi per l’a.a. 2018/19 su 40.000 previsti nel triennio 18/19-19/20-20/21;
5) Costi da sostenere per specializzarsi:
a) da 40 a 180 euro per partecipare solo alla preselezione;
b) da 2.500 a 3.700 euro per frequentare il corso nel caso superamento della selezione;
A questo punto non si comprende per quale motivo restano bloccati i corsi di specializzazione che permetterebbero la “copertura” dovuta agli alunni diversamente abili.
Perché centellinare i posti in questo modo, pur sapendo che la necessità è nettamente maggiore?
A chi serve questo tutto questo?
La verità è che i corsi non vengono riaffidati agli uffici scolastici regionali come avveniva un tempo. Una volta a fare formazione erano insegnanti e docenti che realmente entravano in classe e quindi con esperienza sul campo!
Oggi invece i corsi di specializzazione vengono affidati e organizzati da atenei con “Docenti” che nella maggioranza dei casi, non solo non sono mai entrati in una classe, ma non hanno mai visto da vicino un alunno diversamente abile.
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