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Pensionamenti scuola 1° settembre 2022: la bozza di decreto e le criticità da risolvere

Il 24 settembre 2021 si è svolto, in videoconferenza, l’incontro tra Ministero dell’Istruzione ed Organizzazioni Sindacali per discutere del Decreto Ministeriale sulle cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2022 e relativa circolare.

Il Segretario Generale FederIstruzione A. Scarpellino ha voluto fare luce su alcune criticità riscontrate nella bozza delle circolare affinchè si intervenga per tempo nella correzione.

Anzitutto, Scarpellino suggerisce che si riveda il termine ultimo per la presentazione delle domande fissato, al momento, al 31 ottobre 2021 per tutto il personale (esclusi i DS).

Un tale anticipo dei termini per presentare domanda, cioè 11 mesi prima rispetto alla data di effettiva cessazione, potrebbe risultare scomodo e poco funzionale per il personale che intenda richiedere la cessazione del servizio.

Durante gli 11 mesi che separano la domanda dall’effettiva cessazione, le condizioni personali, familiari o di salute che spesso influiscono sulle scelte del personale, possono modificarsi ed evolversi ma una scadenza così anticipata non permetterebbe all’interessato di prenderle in considerazione.

Scarpellino, oltre ad un posticipo dei termini, ha richiesto che le funzioni per inoltrare domanda rimangano attive per almeno 5 settimane.

Un altro punto su cui il Segretario Generale FederIsrtruzione si è soffermato è la difficoltà che le strutture territoriali hanno riscontrato nel dover rispondere in tempi molto ristretti alle richieste di assistenza da parte del personale che pure ne ha diritto.

Richiesta anche la revisione dei modelli presenti su istanze online, che vanno integrati con gli istituti del cumulo e della totalizzazione.

Un altro aspetto da non sottovalutare, secondo Scarpellino, riguarda i contenuti della circolare e della tabella ad essa allegata. Al loro interno, mancherebbero i dettagli in merito ai requisiti necessari a quei lavoratrici/lavoratori che si trovino nel sistema contributivo puro, per quanto riguarda l’età anagrafica e l’entità dell’assegno pensionistico.

 

 

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