Didattica

Il rispetto per la scuola? In Giappone si insegna facendo pulire ogni giorno le aule agli alunni. IL VIDEO

E’ pratica consolidata in Giappone quella di far pulire le aule scolastiche agli studenti al termine delle lezioni. Si tratta di una tradizione antica e inveterata presente in tanti stati del mondo, oltre che nel paese del Sol Levante. Armati di scope, stracci e palette, ogni giorno gli scolari si occupano degli spazi scolastici e – armati di pazienza e olio di gomito – tirano a lucido aule, androni e persino i giardini.

Questo avviene sin da subito, quando i bimbi sono nella fascia d’età che nel nostro paese corrisponde grossomodo alla scuola primaria. Il sistema scolastico nipponico, infatti, è suddiviso in maniera diversa rispetto all’ordinamento italiano.

La funzione didattica di questo tipo di attività è molteplice e variegata. Pulire le aule insieme, una cosa quasi inimmaginabile in Italia, serve innanzitutto a creare coesione e spirito di collaborazione tra gli alunni. Ma soprattutto, prendersi cura dell’ambiente in cui si vive ogni giorno è un modo per instillare nei discenti il rispetto per la scuola, intesa non solo come contenitore, ma anche come contenuto.

Sebbene il caso del Giappone sia il più noto – specialmente tramite i cartoni animati nipponici molto famosi in Italia – ci sono esempi analoghi anche da noi. Anche il metodo Montessori, ad esempio, prevede che la scuola sia a misura di bambino. Il ché comporta anche che i piccoli sentano questa reciproca appartenenza tra loro e la scuola. Non di rado, infatti, nelle scuole montessoriane i bambini aiutano ad apparecchiare o a sparecchiare la tavola al momento del pranzo. Cosa che – per una formazione unitaria e coerente – dovrebbero fare anche a casa con i genitori.

Dato che la scuola rappresenta una palestra di vita per i cittadini di domani, imparare a prendersi cura dei suoi spazi da piccoli vuol dire diventare persone attente all’ambiente da grandi.

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