Cronaca

Bimbo picchiato dal compagno di classe, la mamma aggredisce la maestra: “Doveva difenderlo”

Un bimbo picchia un compagno di classe e a farne le spese è l’insegnante. E’ successo a Tavazzano, nel lodigiano, dove la mamma del bambino attaccato si è recata alla scuola primaria da lui frequentata per aggredire la maestra. Colpevole, a suo dire, di non essere intervenuta a difendere il figlio.

Bimbo picchiato: l’antefatto

A riportare la notizie è Il Giorno, precisando che i due bimbi protagonisti della vicenda frequentano la quinta elementare. Il fatto risalirebbe a prima delle vacanze di Pasqua, quando i due alunni sono venuti alle mani per motivi banali. Uno dei due ha avuto la peggio, colpito fino a procurarsi un occhio gonfio e qualche livido sul volto.

E’ stata la maestra stessa, a quel punto, ad allertare la mamma del bimbo mal messo, prontamente arrivata nel plesso scolastico per portarlo a casa. A quel punto, dopo un acceso alterco verbale, è scattata l’aggressione fisica nell’atrio dell’istituto, davanti agli occhi delle collaboratrici scolastiche.

Secondo le testimonianze raccolte dalla testata locale, la mamma inferocita avrebbe avuto il sopravvento, strappando la collanina dell’insegnante. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Tavazzano, chiamati dai colleghi della docente in quel momento presenti nell’istituto. Della vicenda assicura di non essere stato informato il sindaco Giuseppe Russo.

Lodi: un nuovo caso

Lodi è stata di recente al centro della cronaca per un episodio analogo. Verso le 10 di giovedì scorso, infatti, la madre di un’alunna delle superiori ha raggiunto l’ufficio della vicepreside dell’Istituto Einaudi di Lodi, nella sede distaccata all’ultimo piano della media Cazzulani. A quel punto l’ha aggredita fisicamente, protestando per la decisione di sospendere della figlia.

“Un gesto che non trova alcuna giustificazione – il commento di Bussetti sulla faccenda – “I docenti vanno rispettati – chiosa il capo del Miur – Sempre”. “Dalla parte di chi, ogni giorno, si occupa del futuro dei nostri ragazzi” conclude.

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