Cronaca

“Non condanniamo i ragazzi che ci aggrediscono”. Prof picchiato da 15enne lo difende: “Ha bisogno di aiuto”

“Al di la’ del torto o della ragione, noi siamo prima di tutto persone: è un dovere stare accanto ai ragazzi e farli crescere nel difficile mestiere della vita”. Così, attraverso una lettera aperta, il professore picchiato da un allievo di 15 anni all’istituto superiore Ubertini di Chivasso rilancia il suo impegno a favore della scuola.

L’insegnante, che è stato medicato in ospedale, è convinto che non si debba “mai condannare”, ma sia un dovere aiutare i ragazzi. “A volte l’aggressività può essere un grido d’aiuto, quindi sosteniamoli”. Il professore, un 25enne residente a Chivasso ma originario della Campania, ringrazia il preside, gli studenti, i colleghi e le istituzioni per la vicinanza.

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Poi invita i colleghi a non mollare. “Questo evento non mi ha scoraggiato, anzi sta crescendo in me la forza e la convinzione di impegnarmi con maggiore passione nel mio lavoro, che considero una vocazione. Invito tutti i professori a non rassegnarsi alle situazioni complicate e scoraggianti, anche davanti ad episodi di violenza: dobbiamo rispondere alle necessita’ educative dei nostri ragazzi”.

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