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Le drammatiche conseguenze del sexting: si può arrivare anche al suicidio

“Ancora un episodio che vede una adolescente vittima di immagini intime diffuse a sua insaputa sul web da un vile bullo, in questo caso il suo fidanzato. Il sexting, per altro oggetto di indagine della commissione bicamerale per l’Infanzia, e’ un fenomeno che in Italia coinvolge il 30% di minori. Troppo spesso porta chi lo subisce a danni psicologici gravi, sino a rasentare la depressione o tentare il suicidio. Come nel caso della 13enne salvata in extremis dagli insegnanti in una scuola di Lodi”.

Lo afferma la senatrice Licia Ronzulli, presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza.

IL COMMENTO DELLA SENATRICE

“Per arginare questo fenomeno dilagante, che andrebbe punito con strumenti legislativi ad hoc- continua Ronzulli- e’ necessario lavorare sulla consapevolezza. Consapevolezza nei ragazzi, dei rischi che le fitte trame della rete presentano e dell’importanza che i dati assumeranno negli anni. Eredita’ personale da trattare come qualcosa piu’ prezioso dei diamanti o di tutto l’oro del mondo. I minori, ma anche gli adulti responsabili della loro formazione, devono avere contezza che la rete e’ un mare, un oceano sconfinato, dove il ragazzo fluttua con una barca, senza patente, tra le onde. È questo che dobbiamo insegnare ai nativi digitali che si muovono in rete con troppa disinvoltura e con poca conoscenza. Il furbo o il malintenzionato ci saranno sempre, malgrado le repressioni, le pene, ma se il ladro entra in casa e il nostro ‘oro’ e’ ben custodito in cassaforte, non potra’ rubare nulla. Custodiamo quindi i nostri dati, perche’ una volta schiacciato il bottone ‘invio’, sara’ troppo tardi per tornare indietro”.

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