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Valditara: Docenti di sostegno riconfermati con il Placet famiglie

Il Ministro Valditara ha recentemente annunciato un nuovo provvedimento riguardante i docenti di sostegno. Secondo la nuova norma, che sarà presentata in Consiglio dei Ministri, un docente di sostegno può rimanere nello stesso posto per tre anni, a condizione che la famiglia dell’alunno sia soddisfatta del suo operato. Questo provvedimento segue i vincoli sulla mobilità per tutti i docenti di ruolo, che diventano più stringenti per i titolari sul sostegno.

Il Ministro Valditara ha dichiarato: «A richiesta dei genitori se sono soddisfatti di come il docente si è rapportato con il giovane con disabilità, il docente può restare accanto allo studente per tre anni». Tuttavia, questa decisione ha sollevato alcune preoccupazioni.

Giuseppe D’Aprile, segretario generale della UIL Scuola Rua, ha espresso la sua preoccupazione per le possibili conseguenze di questa decisione. Secondo D’Aprile, legare il futuro professionale dei docenti al giudizio delle famiglie potrebbe portare a una mancanza di trasparenza e pluralismo nel sistema educativo.

D’Aprile ha affermato: «Siamo preoccupati di ciò che potrebbe accadere nelle scuole, se le famiglie potessero, senza alcun criterio di trasparenza, scegliere o individuare gli insegnanti per i propri figli. Un sistema sottoposto a vincoli e consensi, che è in netto contrasto con il nostro sistema statale e costituzionale, garante di laicità, trasparenza e pluralismo. In definitiva stiamo parlando di clientelismo, senza giri di parole».

Inoltre, D’Aprile ha sottolineato che la decisione del Ministro Valditara potrebbe portare alla privatizzazione della scuola, un pericolo sempre incombente. Ha suggerito che, invece di adottare questo approccio, si dovrebbe riaprire il numero chiuso delle università che specializzano sul sostegno e assumere i docenti già specializzati, al fine di garantire insegnanti qualificati sul sostegno e la continuità didattica.

D’Aprile ha concluso dicendo: «Le soluzioni ci sono, le abbiamo più volte proposte. Non è necessario inventarsi altro».

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