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Furbetti Carta del docente: denunciati 20 prof

Cellulari di ultima generazione. Vari elettrodomestici: dal frullatore alla lavatrice. Questi gli acquisti dei prof “furbetti” che, al posto di acquistare libri, biglietti per cinema e teatri o anche per mostre e musei, nonché hardware e software per il lavoro, si sono dati invece a spese personali.

La carta del docente

La famosa Carta del docente venne istituita dal Ministero dell’Istruzione nel 2016, per acquistare tutto beni utili ai prof. Invece si è rivelato un tesoretto per fare acquisti personali. Lo si sospettava da tempo e infine venne la prova che, con quel “tesoretto” di 500 euro l’anno, i prof fanno quel che gli pare. Intanto i finanzieri del comando provinciale di Roma stanano 20 furbetti del bonus tra Artena, Segni, Lariano, Gorga e Colleferro, che utilizzano l’agevolazione concessa con disinvolta spregiudicatezza, reiterando l’abuso. In tutto la somma spesa, secondo la Guardia di finanza, ammonterebbe a circa 45 mila euro.

Le giustificazioni dei prof

Le giustificazioni dei prof? Peggio degli alunni colti sul fatto mentre bigiano scuola: “Non sapevo che non potevo acquistare quelle cose”, mentre sono scattate le sanzioni, da 500 a 1.500 euro, al titolare del negozio.  Ai docenti invece aspetterebbe la revoca del beneficio e l’avvio della procedura di recupero, nella speranza che i finanzieri non scoprano altri furbetti.

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