AperturaCopertinaCronacaDocentiNewsPRIMO PIANOULTIME

Legge di bilancio: addio alla Carta del docente?

Verso l’addio alla Carta del docente? Il testo provvisorio della Legge di bilancio sta girando in rete da poche ore. E sugli articoli che riguardano la scuola è già dibattito.

L’art 102

L’articolo 102 (Valorizzazione della professionalità dei docenti) appare il più complesso da decifrare.
La norma modifica all’art. 1 comma 592 della legge di bilancio del 2018 che dovrebbe ora essere così:
“Al fine di valorizzare la professionalità dei  docenti  delle istituzioni scolastiche statali, “premiando in modo particolare la dedizione nell’insegnamento, l’impegno nella promozione della comunità scolastica e la cura nell’aggiornamento professionale continuo, è  istituita un’apposita sezione nell’ambito del fondo per il  miglioramento  dell’offerta  formativa. Con uno stanziamento di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e 260 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022”.
A questo articolo ne viene aggiunto uno nuovo che recita: “Al fine di aumentare le risorse finanziarie destinate alla valorizzazione della professionalità del personale scolastico, le risorse relative alla Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 13 luglio 2015, n. 107, confluiscono sul fondo di cui all’articolo 1, comma 592.”
Sempre l’articolo 102 della bozza della legge di bilancio per il 2022 prevede l’abrogazione dei tre commi dell’articolo 1 della legge 107/2015 (121-122-123) che parlano della Carta del docente.

Il Fondo

Il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa dovrebbe aumentare di 643 milioni. Ai 260 stanziati dall’attuale legge di bilancio andrebbero infatti aggiunti i 383 che sono serviti finora per finanziare la Carta del Docente.
Come è però avvenuto con il contratto nazionale del 2018, una parte più o meno consistente di questa somma potrebbe essere “trasferita” dal Fondo del MOF alla retribuzione per la professionalità docente che è una voce dello stipendio alla quale hanno diritto non solo i docenti a tempo indeterminato ma anche quelli a tempo determinato. Dunque, se la legge dovesse essere approvato in questa forma i docenti potrebbero beneficiare di uno specifico aumento contrattuale derivante da questo stanziamento aggiuntivo.
Ma, sempre in questa ipotesi, gli insegnanti perderebbero i benefici della Carta del docente.

 

Seguici anche su http://www.scarpellino.com e http://www.persemprenews.it

Articoli correlati

Back to top button