AperturaCopertinaCronacaNewsPRIMO PIANOULTIME

Squid Game: attenzione ai bambini!

Squid Game è la serie Tv sudcoreana del momento. Che narra la storia di un gruppo di persone che rischiano la vita in un mortale gioco di sopravvivenza, con in palio circa 33 milioni di euro. Pur essendo vietata ai minori di 14 anni, viene comunque vista da tantissimi giovani. Può rappresentare un pericolo per loro?

Il pericolo di emulazione

Ne parla Dafne Guida, presidente della cooperativa Stripes che opera nel Legnanese e nel Rhodense, molto attenta ai nuovi linguaggi e al digitale, in un’intervista rilasciata al mensile Vita. La Guida analizza quello che è “un tema molto attuale e inquietante che unitamente ad una globale crisi sul piano relazionale vissuta da bambini e ragazzi nell’epoca post-covid interroga oggi in modo significativo genitori ed educatori”. Secondo Dafne Guida, che ricorda un fatto di cronaca accaduto tre anni fa sul territorio, quando un gruppo di adolescenti  si “sfidarono” al “gioco” di stare a bordo delle rotaie del treno, per attraversarle all’ultimo momento, è quanto mai necessaria “una nuova pedagogia delle regole che ci guidi nei compiti genitoriali. E che promuova Patti di comunità coinvolgendo anche le scuole nella lettura di fenomeni così preoccupanti”.

Le regole di Squid Game

Qual è il fenomeno preoccupante? Sicuramente la regola del gioco che per ottenere il denaro comprende anche la morte. “Il gioco mortale da cui ti salvi perché sei figo è una cosa che attira gli adolescenti – spiega a Vita Dafne Guida – l’idea che le regole del gioco abbiano a che fare con un esito mortale è un’idea pericolosa. Perché il gioco mortale sta all’origine di alcuni atteggiamenti trasgressivi, come abbiamo già visto in passato. Non voglio fare la moralista, ma un minimo di controllo in più servirebbe da parte dei genitori”. Il tema è stato trattato nell’ultima équipe di Stripes perchè la serie coreana “davvero la stanno guardano anche bambini della scuola primaria, se la raccontano fra loro, all’intervallo giocano a ‘Un, due, tre stella’ e si eliminano con le dita a pistola”.

Il parere dell’esperta

Quindi Squid Game sì o no? “Per i bambini no – risponde secca Guida –  con i più grandi può essere interessante come spunto critico, per fare certi ragionamenti. Non escludo che ci possa essere una visione accompagnata per far lavorare i ragazzi attorno a temi così importanti, ma certamente per Squid Game non può esserci la visione autonoma, da soli, senza accompagnamento di un adulto”.

Seguici anche su http://www.scarpellino.com e http://www.persemprenews.it

Articoli correlati

Back to top button