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Nota MI su scrutini finali: “Anche i docenti hanno necessità di recuperare relazionalità”

Le attività di valutazione finale potranno svolgersi in presenza o in videoconferenza a seconda della situazione epidemiologica territoriale

Scrutini finali. In presenza o a distanza?

In questo periodo se lo stanno chiedendo moltissimi dirigenti scolastici e altrettanti docenti, ai quali ha prontamente risposto il Ministero dell’Istruzione con una specifica nota.

IN PRESENZA O DA REMOTO NEL RISPETTO DELLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA TERRRITORIALE

A disciplinare le modalità di svolgimento delle prossime attività di scrutinio è l’art. 73, comma 2-bis, della
legge di conversione 24 aprile 2020, n. 27 che, fino alla data di cessazione dello stato di emergenza,
(31 luglio 2021), prevede:

“le sedute degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado possono svolgersi in videoconferenza, anche ove tale modalità non sia stata prevista negli atti regolamentari interni di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297”.

La norma si attua per contrastare e contenere la diffusione del virus COVID-19.

Quello che il Ministero specifica, però, è che tale disposizione non esclude la possibilità di svolgere in presenza le sedute di scrutinio.

Nella nota n. 823 del 28 maggio, infatti, si legge che: “le operazioni di scrutinio potranno dunque essere svolte da collegi riuniti in presenza o da remoto, avuto riguardo alle specifiche situazioni territoriali e di contesto.”

PERCHE’ TORNARE IN PRESENZA?

A seguito di sollecitazioni arrivate da alcuni insegnanti sui social, per i quali le riunioni collegiali di fine anno in presenza sono occasioni per il ritorno alla normalità, nella nota firmata da Stefano Versari ci si sofferma proprio sull’importanza di ritornare a lavorare in presenza.

Così come i discenti, pure i docenti hanno necessità di recuperare relazionalità per svolgere al meglio il
proprio compito educativo di istruzione“, ricorda l’Amministrazione.

In videoconferenza o in presenza, sempre osservando le misure di sicurezza previste, dal Ministero si auspica quindi che “le prossime operazioni di scrutinio siano occasione per riflettere, insieme, sul significato della valutazione.

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