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14enne accoltella compagna: “Volevo uccidere qualcuno”

La ragazzina non era mai stata violenta, assicurano i docenti della scuola di Firenze dove si è consumata l'aggressione.

14enni violenti. Ancora un caso di violenza nelle scuole. Che smuove l’opinione pubblica e fa pensare a quanto siano realmente sicuri i nostri figli negli ambienti degli istituti scolastici. E a come, secondo alcuni esperti, la curva della pericolosità sarebbe impennata a causa del prolungato isolamento pandemico e ai conseguenti disagi psicologici.

Il tragico evento

“Volevo uccidere qualcuno”. Queste le parole pronunciate dalla 14enne secondo chi l’ha tirata fuori dal bagno della scuola. La ragazzina, ipovedente, si era barricata dopo aver aggredito con un coltello da cucina una compagna dodicenne. Finita poi all’ospedale con ferite da taglio alle braccia e al viso. È accaduto lunedì scorso in una media di Enna. Lunedì mattina la 14enne ha incontrato la compagna di scuola dodicenne, che non conosceva, nel bagno della scuola. Ha provato a colpirla, con un coltello che si era portata da casa. La dodicenne ha urlato, mentre veniva colpita, ma è riuscita a scappare in corridoio.

I professori

Secondo il dirigente scolastico la 14enne “non aveva mai manifestato i segni di un malessere così profondo”. “Non sappiamo quale sia la causa di questa aggressione – continua il preside – ma sappiamo di certo che non si tratta di bullismo, né mai la ragazza aveva manifestato aggressività verso i compagni”. Secondo il suo professore di lettere “Sebbene l’isolamento e la pandemia abbiamo acuito il disagio di tutti gli adolescenti, Giusy non aveva dato nessun segno di malessere e squilibrio visibili”.

 

 

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