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Brunetta semplifica i concorsi e i neolaureati potrebbero saltare l’ordinario: precariato è piaga epocale

L'ultima parola è del Ministro Bianchi

Gli aspiranti docenti più giovani rischiano di essere esclusi dalle procedure del concorso ordinario?

Se lo chiede il Corriere della Sera, a seguito delle semplificazioni adottate da Brunetta in merito ai concorsi pubblici. Semplificazioni che, in realtà, potrebbero davvero estromettere 200mila neolaureati dalle procedure concorsuali e trasformare il concorso ordinario in un nuovo straordinario riservato ai precari.

Renato Brunetta, pensando di fare cosa buona, ha scelto di abolire la prova preselettiva per i concorsi con troppi candidati e sostituirla con una selezione su titoli e servizi.

E’ questo che fa pensare ad un implicito “taglio” dei più giovani.

Al momento la regola è generale: il ministro Brunetta l’ha voluta affinché tutti i concorsi possano diventare più rapidi e anche più sicuri in questa fase d’emergenza.

L’ultima parola sarà sicuramente data al Ministro dell’Istruzione Bianchi che certamente può rivedere i dettagli che interessano i concorsi scuola e non escludere i più giovani dalle prove.

Questo significherebbe, ancora una volta, iniziare le nuove generazioni alla loro epoca di precariato e continuare a mettere il dito in una piaga ormai epocale.

Significherebbe dir loro che dovranno aspettare il momento in cui avranno fatto abbastanza supplenze prima di poter accedere ad un concorso che gli riconosca il loro ruolo di docenti.

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