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Sonia Battaglia, il figlio: “E’ stato il vaccino AstraZeneca a ucciderla”

"Ha avuto un po' di febbre, passata in poche ore. Dopo circa una settimana ha cominciato ad avere sintomi evidenti".

Sonia Battaglia, il figlio: “E’ stata il vaccino AstraZeneca a ucciderla“. Il figlio della donna morta a Napoli dopo alcuni giorni dalla somministrazione del vaccino prosegue la sua battaglia. Raffaele ha evidenziato: “Non ci arrenderemo, fino a quando non ammetteranno che è stato il vaccino a ucciderla. Mia madre stava bene, era in perfetta salute. Il 1 marzo ha ricevuto il vaccino. Ha avuto un po’ di febbre, passata in poche ore. Dopo circa una settimana ha cominciato ad avere sintomi evidenti. Febbre molto alta, difficoltà motorie e di linguaggio, tanto che abbiamo pensato che avesse avuto un’ischemia”.

Inoltre, Raffaele, ha aggiunto: “Abbiamo chiamato l’ambulanza il 12 marzo e il personale del 118 ci ha detto che le sue condizioni erano buone. Ho insistito perché la portassero al pronto soccorso, ma loro me lo hanno sconsigliato. Nonostante ciò, il 13 marzo siamo ci siamo recati all’Ospedale del Mare, dove abbiamo appreso che era in corso un’emorragia cerebrale, un infarto in corso e un’ischemia. Nel giro di poche ore le condizioni sono peggiorate ed è entrata in coma dopo una trombosi che ha colpito tutto il corpo”. L’avvocato della famiglia, Nicola Barbatelli, ha concluso: “Sarà difficile, ma vogliamo andare avanti nella battaglia legale”.

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