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Dirigenti scolastici, Turri: “Mascherine maleodoranti”. Bianchi interviene

In Veneto sollevato un problema: "Nelle scuole arrivano pessime mascherine".

Alcuni presidi delle scuole del Veneto, hanno sollevato un problema: “Nelle scuole arrivano mascherine scomode e maleodoranti”.
Il portavoce che si è fatto carico di questo inconveniente è l’onorevole Roberto Turri.
Le mascherine distribuite da Domenico Arcuri nelle scuole sono finite sul tavolo del ministro Bianchi che si dichiara pronto ad intervenire. Invano era stato il tentativo, da parte dei presidi, di comunicare con Arcuri.

“Essendo stato sindaco a San Bonifacio ed ora assessore, molti capi d’istituto – spiega Turri – si sono rivolti a me sperando che avessi una strada per raggiungere Arcuri al quale ogni settimana mandano mail segnalando il problema ma non hanno mai ricevuto risposta. In queste scuole gli scatoloni si ammucchiano e c’è persino il problema di dove metterli. A quel punto, non avendo contatti diretti con il commissario, ho presentato un’interrogazione al ministro”.

“Le mascherine, continua Turri, che la popolazione scolastica ha ricevuto e continua a ricevere si sono rivelate sempre o troppo piccole oppure troppo grandi, in molti casi prive del nasello metallico, dotate non di elastici da passare dietro le orecchie, bensì di lunghe fasce da tenere dietro la testa con il risultato che in più di otto casi su dieci non vengono utilizzate: spesso vengono buttate, oppure accantonate perché scomode”.

La richiesta fatta a Bianchi è di verificare e di prenderne atto sul problema sollevato che si dichiara intenzionato a “fare un approfondimento specifico”.

Il ministro ha già incontrato Arcuri, e si spera sia stato affrontato l’argomento.

Quarantaseimila sono le mascherine che la dirigente dell’istituto “Bottani” di Milano ha in magazzino: “Il problema è che le hanno inviate quando la scuola era chiusa. Dopodiché ci siamo accorti che erano brutte, puzzavano, non erano confortevoli. I ragazzi non le volevano più. Quelle che avevamo comprato per i docenti le diamo ai ragazzi. I professori hanno devoluto le loro. Speriamo che Arcuri le ritiri prima di ritirarsi anche lui”.

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