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Scuola, la prima promessa del ministro Bianchi a insegnanti e studenti

Bianchi è l'economista che già ha guidato la task force voluta da Azzolina.

Patrizio Bianchi è molto emozionato per il nuovo incarico di Ministro dell’Istruzione. “Devo organizzarmi, innanzitutto devo capire come fare ad arrivare a Roma”. Patrizio Bianchi è a casa sua, a Ferrara.

Ai microfoni dell’Huffington Post, pochi minuti dopo la lettura dei nomi dei ministri da parte di Draghi, spiega: “Sono molto emozionato, come può immaginare”

LA PRIMA PROMESSA A INSEGNANTI E ALUNNI: “UNA NUOVA SCUOLA, CE LA FAREMO”

Come sarà la sua Scuola, ministro? “Sono disponibile a parlarne, ma da domani. Sono molto contento per questo incarico e sono sicuro che avrò l’aiuto di tutti. Dobbiamo fare una scuola nuova, ce la faremo. Scusi, ma ora devo organizzarmi”, risponde Bianchi.

Sposato con Laura Tabarini, due figli, Lorenzo e Antonio, è professore ordinario di economia applicata all’Università di Ferrara e titolare della cattedra Unesco “Educazione, crescita e uguaglianza”.  

Nel suo ultimo libro, pubblicato l’anno scorso (editore il Mulino) e intitolato, non a caso, “Nello specchio della scuola”, Bianchi scrive: “È tempo di investire in educazione, non solo per superare l’emergenza Covid, ma per guardare oltre, per ritrovare quel cammino di sviluppo che sembra essersi perduto nei lunghi anni in cui hanno prevalso individualismo e populismo e che deve fondarsi sui valori definiti nella nostra Costituzione”.

Il manifesto di una scuola che “deve muoversi, insieme al Paese, nel senso di marcia di uno sviluppo inclusivo e sostenibile”.

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