Opinioni

Alunni per classe: max 10 e aerazione continua delle classi. Le indicazioni che bloccheranno la riapertura

Alzi la mano chi ha letto o è venuto a conoscenza dell’inizio dei lavori di ripristino di uno dei 3.000 edifici dismessi dal ministero dell’Istruzione. Stesso dicasi per opere strutturali nella stragrande maggioranza delle scuole italiane. Eppure il count down corre più che mai: mancano 45 giorni alla riapertura delle scuole e meno di due mesi all’inizio delle lezioni ordinarie. In così poco tempo appare quanto meno improbabile riuscire a realizzare l’impresa.

D’altronde le linee guida del Cts hanno scaricato sui dirigenti scolastici un fardello assolutamente improbo. In molti sembrano essersene dimenticati ma vale la pena ricordare l’indicazione di “gruppi di non più di 10 alunni, ulteriormente ridotti  nella scuola dell’infanzia. Poi: ingressi  scaglionati,  soprattutto  nella  scuola  superiore,  per  ridurre l’affollamento  dei  mezzi  pubblici. E ancora: aerazione  continua  degli  spazi  comuni  e  delle  palestre; invarianza degli organici di docenti e ATA. Per quanto riguarda il comportamento in classe: obbligo della mascherina fino al raggiungimento del banco, 2mq di spazio individuale ad alunno, distanza fra docente e banchi di almeno 2 metri, per garantire le aree di passaggio.

Tutte cose di cui sembrano essersi perse le tracce, mentre si apprende che oltre il 40 per cento dei maestri della scuola primaria hanno più di 55 anni e secondo le indicazioni dell’Inail risulterebbero soggetti fragili e quindi da difendere in misura maggiore da eventuali rischi epidemici. Sotto traccia, invece, è ripreso il dibattito su quanto sia stata importante la Didattica a Distanza. La ministra Azzolina ricorda spesso che in casi estremi la scuola italiana è pronta a farvi ritorno. Intanto la stessa ministra approva che studenti universitari facciano supplenze e che si cancelli l’indennizzo per i lavoratori scolastici che dovessero vedere interrotto il proprio contratto a termine a causa di un nuovo lockdown o di un ritorno alla Dad.

Sembra, cioè, che l’ipotesi di ripresa “tutti in aula” sia una sorta di slogan estivo, ma che la realtà sia altra, con una scuola che ripartirà a macchia di leopardo. Una scuola in cui le lezioni online riprenderanno in molte realtà e dove il personale scolastico compirà il miracolo di tenere in piedi la baracca nonostante tutto, ma i meriti se li prenderanno chi avrà maggiore visibilità. Ministra Azzolina in primis.

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