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L’ira dei sindacati: Non ci sono le condizioni per rientrare in aula. La Azzolina? fa solo passerelle ed è una bugiarda

L’ira dei sindacati: Non ci sono le condizioni per rientrare in aula. La Azzolina fa solo passerelle ed è una bugiarda.

Oggi le condizioni per riaprire le scuole in presenza non ci sono: è inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene, bisognerebbe essere onesti. A lanciare l’allarme i sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda e Snals nel corso di una conferenza stampa via web dal titolo ‘La Scuola si fa a Scuola’. A meno di due mesi dalla riapertura secondo i sindacati è necessario l’impegno del governo e del Mi affinché a settembre vi siano le condizioni per una ripresa della “pienezza della relazione educativa che può essere assicurata solo dalla didattica in presenza”.

Per garantire l’ordinato avvio dell’anno scolastico, secondo i sindacati di categoria, va previsto un forte coordinamento tra i diversi livelli Istituzionali per svolgere in modo efficace e tempestivo tutte le operazioni propedeutiche alla ripresa delle attività: predisposizione di spazi e programmazione orari, immissioni in ruolo, call veloce, graduatorie d’istituto, conferimento incarichi di supplenza, ecc.

Per quanto riguarda l’adattamento degli spazi, gli interventi di edilizia leggera sono un lavoro che spetta ai comuni e alle province. “Le scuole non hanno gli strumenti per farsene carico con il loro Dirigente Scolastico, possono segnalare l’eventuale fabbisogno di ulteriori spazi per ridurre il numero degli alunni per classe, ma oltre non possono andare. Interventi di ampliamento-adattamento devono essere in capo agli enti locali, cui spetta anche reperire e destinare le risorse necessarie”.

La ministra Lucia Azzolina ha detto, e continua a ripetere, che ha chiesto al ministero delle Finanze 78 mila docenti a tempo indeterminato in più. Ha spiegato, ieri, che a inizio agosto ci sarà una risposta del Mef. “La ministra mente e sa di mentire”, dice Maddalena Gissi, segretaria Cisl scuola. “I settantottomila insegnanti in più non ci sono e lei lo sa. Anche se il ministro Roberto Gualtieri dovesse accordare l’assegnazione, nelle graduatorie mancano docenti di molte discipline e dei cicli scolastici superiori. La ministra Azzolina aveva la possibilità di assumere insegnanti subito attraverso un concorso per titoli e servizio, si è opposta cocciutamente e adesso siamo in dirittura d’arrivo al primo settembre con duecentomila supplenti necessari e la possibilità che non si riescano a nominare. La ministra continua a fare passerelle, soprattutto provvedimenti passerella, ma le passerelle crollano”
Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc Cgil, è scoraggiato . “La colpa è dei ritardi con cui siamo partiti e che continuiamo ad accumulare. Oggi i dirigenti scolastici sono alla caccia disperata di spazi, ma se non ci sarà organico aggiuntivo tornerà la didattica a distanza. Con sette docenti in più per ogni istituto non ci sono le condizioni per ripartire. Sappiamo che ci sono 1,4 miliardi certi e un miliardo probabile, ma per aprire la scuola a settembre servono ulteriori investimenti e un organico straordinario”.

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