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Non è una scuola per giovani: all’asilo il 40% dei docenti ha più di 55 anni

Hanno più di 55 anni. Quasi il 40% dei docenti delle scuole dell’infanzia (3-6 anni) ha più di 55 anni o più. Mentre circa il 18% dei docenti conta meno di 5 anni di servizio. In particolare, il 35% degli insegnanti ha un’età compresa tra 45 e 54 anni e un altro 35% tra 55 e 64 anni. È inoltre presente un 3% con oltre 65 anni. Per quanto riguarda invece le fasce d’età più giovani, solo lo 0,9% degli insegnanti ha meno di 25 anni, il 5,2% ha un’età compresa tra i 25 ed i 34 anni e circa il 20% ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni. Quasi l’80% dei docenti possiede un diploma di scuola secondaria e oltre il 72% può contare su una certa stabilità di servizio nella scuola, in cui insegna da 5 anni o più. Mentre sono percentualmente poche (meno del 10%) le scuole che hanno organizzato formazione su temi rilevanti quali le Indicazioni Nazionali o l’osservazione dei bambini.

I dati Invalsi

I docenti hanno più di 55 anni in quasi la metà dei casi all’asilo. È quanto emerge dal rapporto sulla sperimentazione del Rav (Rapporto di autovalutazione) sulla scuola dell’infanzia che Invalsi ha presentato ieri. Dal rapporto emerge che quasi la metà delle scuole (49% circa) ha una sola sede o plesso e generalmente la media di bambini frequentanti è di 65 per scuola. Con circa 12 bambini per docente, organizzati prevalentemente in sezioni con età disomogenee (per quasi l’80%). Di conseguenza, anche il numero di aule varia da 1 a 6 per poco più della metà delle scuole e solo l’11% dispone di 11 aule o più.

I numeri

La sperimentazione, affidata all’Istituto dal ministero dell’Istruzione, ha coinvolto 1.828 istituzioni scolastiche, delle quali 464 individuate mediante campionamento statistico, e 1.364 autocandidate. Hanno partecipato le scuole dell’infanzia delle tre principali tipologie: 1.155 statali (pari al 63,2% del totale), 80 comunali (4,4%) e 593 paritarie (32,4%). Al pari del Rav degli altri ordini e gradi scolastici, il Rav Infanzia si presenta come uno strumento digitale per sostenere la riflessione e l’autovalutazione della singola scuola da parte del personale che vi lavora. Coinvolgendo direttamente responsabili e insegnanti. Spicca il dato sull’età degli insegnanti, molto alta, con la maggior parte con più di 55 anni.

All’infanzia 11 stranieri in media

L’Invalsi non fotografa solo l’alta media d’eta dei docenti che hanno in gran parte più di 55 anni. La scuola dell’infanzia – si scopre – accoglie mediamente 11 bambini con cittadinanza non italiana. Questo dato medio varia, sensibilmente, da regione a regione, passando da quasi 3 bambini per scuola dell’infanzia della Sardegna a 19 bambini in quelle dell’Emilia Romagna. Nella giornata educativa, spicca anche la scarsa scelta lasciata ai bambini di attività in cui impegnarsi autonomamente, modalità adottata da meno del 38% delle scuole, e l’utilizzo relativamente basso del circle time come strumento di condivisione tra bambini. Utilizzato saltuariamente o mai da oltre il 31% delle scuole. Durante la giornata educativa, il 47% circa di scuole organizza quotidianamente il momento del sonno rispetto ad analoga percentuale che non lo fa mai o quasi mai.

Metà istituti non ha una palestra

Circa la metà delle scuole dell’infanzia del gruppo di riferimento del Rapporto, non possiede palestre nella propria struttura scolastica (51,9%). Il 40,8% delle scuole dell’infanzia del gruppo di riferimento dispone di più di un laboratorio. Il 24,9% dichiara di averne uno, mentre il 34,3% di non averne. Nell’83,4% delle scuole dell’infanzia del gruppo di riferimento è presente la mensa e il 53,9% possiede una cucina all’interno della propria struttura scolastica. Inoltre, soltanto il 15,1% di queste scuole possiede un teatro all’interno della struttura scolastica. Ma il dato che balza agli occhi, al di là delle solite inefficienze strutturali, è l’età degli insegnanti. Una buona parte con più di 55 anni.

 

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