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Gli studenti misureranno la temperatura a casa: “Responsabilità delle famiglie”

Gli studenti misureranno la temperatura a casa, sarà responsabilità delle famiglie. «Il Cts e il ministero hanno stabilito la misurazione della temperatura a casa, questo fa parte del patto di corresponsabilizzazione. Se avranno 37,5 gradi non potranno essere portati a scuola». Questa è una delle novità divulgate dalla ministra Azzolina, che poi continua. «I test sierologici sono su base volontaria, tante persone del mondo della scuola ce li hanno chiesti ma sono su base assolutamente volontaria».

“Riaprire in sicurezza”

Non la misurazione della temperatura a casa. “Il governo ha lavorato in questi mesi per garantire la sicurezza di tutti. Lo abbiamo dimostrato anche quando abbiamo dovuto chiudere le scuole, ma adesso le riapriremo in sicurezza”. È quanto ha detto, parlando con i giornalisti, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina a Catanzaro per il tavolo tecnico sui temi della scuola. “Sono tre – ha aggiunto – i fronti su cui stiamo lavorando: utilizzare tutti gli spazi che ci sono adeguandoli e migliorandoli. Se non fossero abbastanza trovarne anche di nuovi e migliorare gli arredi scolastici”. “Sappiamo benissimo che ci sono assegnazioni provvisorie – ha aggiunto- . Abbiamo fatto la mobilità quando tutti ci avevano sconsigliato di farla e invece è stato un grande successo perché tanti ritorneranno al sud a lavorare”.

L’edilizia

Se c’è una questione di sicurezza sul versante sanitario con la misurazione della temperatura a casa, altro tema sono le strutture. “L’edilizia scolastica è un problema atavico che riguarda un po’ l’intero il Paese. È per questo – ha proseguito il ministro – che abbiamo stanziato prima fino a 798 milioni di euro. E recentemente ho firmato per altri 855 milioni per le scuole secondarie di secondo grado più altri 330 milioni. In più abbiamo dato poteri speciali a sindaci e presidenti delle province affinché possano essere velocizzati i lavori e firmato un protocollo con i sindacati dell’edilizia scolastica per velocizzare il tutto”. “La situazione tra nord e sud è molto variegata. Ci sono scuole d’eccellenza al sud e scuole un po’ più in difficoltà al nord. Durante il periodo della didattica a distanza abbiamo fatto dei gemellaggi tra scuole che erano un po’ più avanzate e quelle che non lo erano, ma situazioni di eccellenza le trovate al sud come al nord”, ha sottolineato. Intanto si è deciso di responsabilizzare le famiglie con la misurazione della temperatura a casa.

 

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