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Scuola, Azzolina: partita la gara per test sierologici. Ma le regioni protestano: Dove sono le risorse? E mancano i prof

Scuola, Azzolina: partita la gara per test sierologici. Ma le regioni protestano: Dove sono le risorse? E mancano i prof.

La gara per i test sierologici al personale scolastico è partita. E a breve partirà anche la gara per i banchi monoposto. Ad assicurarlo oggi è stata la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

E’ stato riunito infatti stamani un tavolo tecnico con i ministeri di Sanità, Istruzione, Affari regionali, Regioni, Comuni e l’ufficio del Commissario Domenico Arcuri per accelerare il censimento del personale della scuola da sottoporre al test sierologico e organizzare tempi e modi dello screening prima dell’inizio dell’anno scolastico. “C’è tanto lavoro da fare ma lo stiamo facendo, tutti insieme, remando dalla stessa parte.

Nell’interesse di studentesse e studenti che devono tornare a scuola in presenza e in sicurezza”, ha sottolineato la titolare di viale Trastevere. “La riapertura delle scuole in sicurezza è la partita più importante, senza non saremo mai veramente fuori dal lockdown. E’ un appuntamento che va gestito con massima cautela e prudenza, dobbiamo tenere un livello di monitoraggio e il personale scolastico sarà sottoposto a indagine sierologica”, ha detto dal canto suo il ministro Roberto Speranza in Parlamento.

E se il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha chiesto una verifica in ordine alle risorse disponibili per quei medici di medicina generale che verranno coinvolti nelle analisi sierologiche, la coordinatrice della Commissione Scuola della Conferenza delle Regioni, Cristina Grieco, assessore in Toscana, non si dice preoccupata per le risorse – sono già state assicurate dal Governo, come ha spiegato il commissario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri, ha ricordato – ma piuttosto per la mancanza di docenti. “Le Regioni – ha spiegato – chiedevano il reintegro di 1.090 posti che sono stati spostati sul sostegno, togliendoli dai posti comuni.

In Toscana ad esempio abbiamo 118 docenti in meno. Paradossalmente, nell’anno in cui servivano più docenti, abbiamo un organico più ridotto. Su questo punto dal ministero una risposta non l’abbiamo avuta”. Un problema, quello degli organici, che sollevano da tempo anche i sindacati della scuola. Intanto oggi a Bari è andata in scena la protesta dei dirigenti scolatici che lamentano la mancanza di regole certe per riaprire le scuole in presenza, di organici adeguati e di spazi. “Tutto viene demandato a tavoli tecnici e a responsabilità individuali dei dirigenti scolastici i quali sono stati lasciati letteralmente soli”, ha detto Gianni Verga, segretario generale Uil Scuola Puglia. I dirigenti scolastici di tutta la regione sono arrivati davanti alla sede dell’ufficio scolastico ed hanno manifestato allestendo una finta aula di lezione con banchi e sedie posizionati per strada.

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