Opinioni

Scuola ibrida: nuova misteriosa ipotesi di didattica progettata dalla Task Force della Azzolina

Scuola ibrida: nuova misteriosa ipotesi di didattica progettata dalla Task Force della Azzolina.

Stiamo lavorando su un modello molto più ibrido, che adesso seguirà ancora la forzatura che il Covid ci impone, ma che nel tempo diventerà una modalità permanente”. L’Architetto Giulio Ceppi, membro del comitato scientifico istituito dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, ha lanciato l’idea di “scuola ibrida”. Ceppi parla di “spazi nuovi”, di “patti di comunità”, di “didattiche alternative”. A dire il vero cosa significhi non  è chiaro ai più. Il rischio per i docenti e il personale non docente è che la scuola si possa trasformare in un gigantesco laboratorio aperto alle idee più disparate.

D’altronde la stessa ministra Azzolina ha detto che vorrebbe portare le lezioni negli orti. Anche nei musei, dove forse ci sarebbe più di una ragione didattica, ma con delle difficoltà logistiche a dir poco insormontabili. Questa oscura ipotesi ha aperto il varco alle proteste delle opposizioni, con alcuni deputati di Forza Italia pronti ad accusare. “Concetti misteriosi, che devono essere spiegati, ma che hanno un denominatore comune: il permanere di problemi per l’intero comparto scolastico. Davvero si intende stravolgere i canoni di tempo e di spazio della scuola pubblica italiana? È ammissibile che a “svelare” tale orientamento sia un tecnico e non il ministro?”.

Ma già dire che il tecnico abbia svelato il concetto appare difficile. Resta infatti il mistero della scuola ibrida. Un mistero di cui, in un momento complesso come quello che stiamo vivendo, avremmo fatto volentieri a meno.

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