Opinioni

Caro futuro Ministro della d-Istruzione, la lettera di un’insegnante che tutti i colleghi devono leggere

Caro futuro Ministro della d-Istruzione,

nel complimentarmi per la Sua nomina, La prego di non fare niente di concreto per la Scuola, il diritto allo studio e la libera scelta educativa delle famiglie.

Se ne freghi anche della libertà d’insegnamento, di come risolvere il problema del precariato storico, il nuovo CCNL, l’adeguamento dello stipendio dei docenti alla media europea e tutto il resto. Si concentri solo sulle poltrone da liberare al Ministero della d-Istruzione e a come farle ri-occupare dai suoi fedelissimi. Ma non lo faccia prima di andar via come il ministro Bussetti: lo faccia subito, con calma, magari incominciando dal capo gabinetto, che come sa è anche componente del Consiglio di Stato.

Non si preoccupi per i sindacati, perchè lo sappiamo, fanno parte del sistema: si contentano dell’immissione in ruolo del cognato o della nomina a dirigente scolastico della fidanzata. Certe volte si contentano della possibilità di tenere quelle inutili assemblee sindacali che servono solo per scucire le deleghe sindacali ai pochi docenti che ci credono ancora. Mica gliene importa qualcosa, ai signori sindacalisti, di quante scuole andranno in reggenza anche quest’anno per incrementare il reddito (18000 euro) dei ds più capaci e virtuosi, a cui basta recarsi in queste scuoline anche una volta ogni 15 giorni… Ai sindacati non importa niente di quante scuole sono state accorpate per far sparire i posti per i dirigenti scolastici, creando – in barba all’autonomia- mega scuole che hanno anche 1800 alunni, veri e propri discount dell’istruzione.

Caro futuro ministro della d-Istruzione,

non faccia niente per la sparizione di 27000 codici sorgente delle prove scritte al Concorso per dirigenti scolastici. Probabilmente se ne occuperà la Corte di giustizia europea, la stessa che ha stabilito il principio di non discriminazione con la direttiva 1999/70 CE.

Non faccia niente per le 300 denunce alla Procura della Repubblica. Né per i 370 ricorrenti della prova orale, anche se il 17 settembre sapremo che vinceranno il ricorso al Consigli di Stato. Aspetti piuttosto che vadano in pensione. Forse la chiederanno anche in anticipo, per disaffezione a quella Scuola, che oramai è lo specchio del clientelismo e della vostra cattiva politica.
Non faccia niente per le false dichiarazione dei commissari al Concorso da ds, che non avevano i requisiti e le competenze tecniche per ricoprire tale ruolo, né per le false dichiarazione riguardo ai titoli dei futuri ds, che futuri non sono più, giacché sono stati bellamente assunti, anche se la sospensione della sospensiva era finalizzata al solo espletamento della procedura e non all’assunzione dei super vincitori.

In Italia le sentenze non contano più niente, questo si sa. Vuole qualche esempio? Il Tar del Lazio riconosce la destinazione all’Estero come mobilità professionale, ma il Miur procede con le nomine in base ad una procedura concorsuale illegittima.

Lei lo sa, caro futuro Ministro della d-Istruzione, oramai basta invocare l’interesse pubblico per bypassare il potere giudiziario. Oramai basta fare un decreto legge solo per i candidati collocati in graduatoria, per rendere legittima una procedura amministrativa a tutt’oggi dichiarata illegittima.

Anna Rella per il Comitato Ricorrenti prova orale del Concorso DS

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