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Conte e Azzolina: Si torna in aula! Gli obblighi di sindaci e presidi: raddoppiare gli spazi nelle scuole

Conte e Azzolina: Si torna in aula! Gli obblighi di sindaci e presidi: raddoppiare gli spazi nelle scuole.

Aule più grandi grazie ai fondi per la scuola, annuncia il presidente del Consiglio. In questo modo tutti in classe a settembre per la didattica in presenza. Conte non teme di essere smentito e lancia la palla nel campo dei sindaci ai quali chiede uno sforzo per poter dar vita a un grande piano di ristrutturazione scolastica.

Nel mentre, però, la ministra Azzolina ha dato mandato ai suoi tecnici di contattare gli stesi sindaci per individuare strutture e spazi esterni, ad esempio cinema, teatri, palestre, da utilizzare per le attività didattiche. La sensazione è che il presidente del consiglio e la sua ministra si stiano adoperando per dare la sensazione di avere tutto sotto controllo. Anche se poi si muovono su due direttrici opposte.

Quello che si recepisce in questa corsa a una riapertura settembrina con “tutti in aula” è che non ci sia un piano organico e che dopo i proclami si cerchi di lasciare la patata bollente nelle mani di sindaci e presidi. Un esempio è il famoso piano che la task force ha elaborato e sottoposto alla ministra. Un pacchetto che non prevede indicazioni precise da ottemperare, ma “linee guida e un pacchetto di strumenti che ogni scuola dovrà poi declinare per organizzare la ripartenza dell’anno”. In poche parole i dirigenti scolastici dovranno cavarsela da soli.

Come poi potrebbero fare quelli che dirigono una scuola nei centri storici con spazi già angusti e sovraffollati a ricavarne aule più grandi, diciamo il doppio di quelle attuali, è un mistero. Come misteriosa è la via che renderebbe agibili spazi museali, di norma sotto vincoli precisi o giardini di solito piuttosto gelidi d’inverno. Ma non mancheranno nelle prossime giornate le occasioni per parlarne. A partire da domani, quando in videoconferenza il premier Giuseppe Conte e Lucia Azzolina incontreranno  Enti locali, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Protezione Civile, Comitato tecnico scientifico, sindacati, Forum delle associazioni studentesche, dei genitori, delle scuole paritarie e della Federazione italiana per il superamento dell’handicap.

Ma come spesso capita in queste occasioni con tanti attori il risultato non sarà soddisfacente. D’altronde per raggiungere i risultati auspicati da premier e ministra non servono tante persone. Per raddoppiare gli spazi in tre mesi ne occorre una: un mago.

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