Cronaca

No a ditte specializzate, la sanificazione quotidiana graverà sul personale Ata

No a ditte specializzate. Per il personale ATA il rientro a scuola comporterà un maggior numero di doveri. È quanto si evince dalla lettura del testo realizzato dal comitato tecnico scientifico sulle linee guida per il rientro in classe a settembre. Tra le tante indicazioni dettate dagli esperti – alcune delle quali, come l’obbligo di indossare la mascherina, stanno facendo molto discutere – infatti, c’è quella riguardante l’igienizzazione e la pulizia dei  locali. No a ditte specializzate ma le operazioni saranno in capo al personale ATA stesso.

Il peso sul personale Ata

Quindi, per il personale ci saranno maggiori responsabilità con la riapertura delle scuole, così come tra l’altro per il Dirigente Scolastico e per gli insegnanti i quali dovranno vigilare sul rispetto delle regole. Come anticipato, è il documento elaborato dal comitato tecnico scientifico a fare chiarezza su quali saranno i compiti del personale ATA, in particolare dei collaboratori scolastici, con la riapertura delle scuole. Per la pulizia no a ditte specializzate, quindi.

Le regole

Le regole dettate dal comitato tecnico scientifico – e condivise dal Ministero dell’Istruzione – attribuiscono ai collaboratori scolastici la responsabilità riguardante l’igienizzazione dei locali. Nel dettaglio, secondo quanto si legge nel testo del documento, i locali dell’Istituto dovranno essere sottoposti quotidianamente alle operazioni di pulizia secondo le indicazioni dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), attraverso procedure di sanificazione di strutture non sanitarie (quali superfici, ambienti interni) e abbigliamento. Ma no a ditte specializzate, dovranno provvedere i collaboratori scolastici.

Sanificazione

Inoltre, a settembre,quindi prima che gli studenti facciano il loro ritorno a scuola, i locali dell’Istituto dovranno essere igienizzati. Androne, corridoi, bagni, uffici di segreteria e ogni altro ambiente di utilizzo saranno di competenza del personale ATA e no a ditte specializzate. Questa non sarà necessaria nel caso in cui la scuola sia occupata da almeno 7-10 giorni, in quanto il virus da COVID-19 non si è dimostrato capace di sopravvivere sulle superfici più a lungo di questo tempo; in tal caso, quindi, per riaprire sarà sufficiente la pulizia ordinaria, quella che andrà fatta quotidianamente.

No a ditte specializzate

Sia delle operazioni di igienizzazione che della pulizia ordinaria dei locali se ne occuperanno i collaboratori scolastici.  A tal proposito, nel testo redatto dal comitato tecnico scientifico vi sono anche indicazioni sui prodotti da utilizzare. Non saranno sufficienti, infatti, i normali disinfettanti, in quanto bisognerà utilizzare prodotti con azione virucida. Inoltre, qui si legge che nelle operazioni di sanificazione bisognerà prestare particolare attenzione alle superfici che risultano più soggette al contatto, quali ad esempio le maniglie delle porte, delle finestre, ma anche sedie e braccioli, così come pure interruttori della luce, corrimano e rubinetti. È chiaro che con il no a ditte specializzate potrebbero esserci poi problemi per il Personale ATA in caso di contagi a scuola, ma questo non è stato chiarito.

I bagni

Per le strutture che ospitano bambini di età inferiore ai 6 anni, sarà necessario disinfettare, e poi di risciacquare, anche gli oggetti – come i giocattoli – che potrebbero essere portati in bocca dai bambini. Particolare attenzione dovrà essere posta per l’igienizzazione dei servizi igienici, in quanto si tratta di punti di particolare criticità nella prevenzione del rischio. Qui, ad esempio, oltre ad utilizzare prodotti specifici per la disinfezione – bisognerà tenere le finestre sempre aperte, o gli estrattori d’aria sempre accesi (in assenza di finestre). Tutto in capo all’ATA e no a ditte specializzate.

 

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