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Dal Pd preavviso di sfratto alla Azzolina: La Ministra non ha capito che in una coalizione si condivide

Dal Pd preavviso di sfratto alla Azzolina: La Ministra non ha capito che è in una coalizione

Alta tensione nel governo sul decreto scuola all’esame della commissione Istruzione in Senato. La discussione entrerà nel vivo la prossima settimana, quando partirà il voto sugli emendamenti ma in questi giorni si stanno acuendo le distanze tra la ministra Lucia Azzolina e il M5s da una parte, Pd e Leu dall’altra parte. Distanze che esploderanno quando si discuterà dell’emendamento politicamente pesante, presentato da Pd, Leu e Autonomie (con la firma dei capigruppo Andrea Marcucci, Loredana de Petris e Julia Unterberger), che prevede il reclutamento di insegnanti (che abbiano prestato almeno tre anni di servizio) per titoli (con assunzione a tempo determinato) e sposta alla fine del prossimo anno scolastico la prova orale finale per l’assunzione a tempo indeterminato degli insegnanti. La ministra Azzolina, invece, resta ferma sulla sua posizione di svolgere il concorso con il quiz in presenza a luglio, come prevede una norma approvata a dicembre scorso.

Oggi è tornato alla carica il capogruppo dem al Senato, Andrea Marcucci. “La Ministra Azzolina credo non abbia ancora ben capito che siede in un governo di coalizione. Spero – ha detto Marcucci – che il capodelegazione del M5s (Alfonso Bonafede, ndr) lavori per farglielo comprendere”. A stretto giro fonti del Movimento 5 stelle hanno fatto sapere che “la ministra Azzolina non si è mai sottratta al confronto. In maggioranza si lavora, si dialoga, si fanno riunioni tecniche e politiche, e si prendono decisioni. A dicembre, ad esempio, abbiamo condiviso con tutte le forze di maggioranza un accordo sul concorso per i precari della scuola, che continua a valere e che serve ad assumere”.

Il senatore del Pd Francesco Verducci, vicepresidente della commissione Istruzione, interpellato telefonicamente ha sottolineato “i timori” di una larga fetta della maggioranza sui rischi che l’emergenza sanitaria non consenta a luglio di espletare il concorso in presenza per le difficoltà logistiche, con le relative conseguenze sull’avvio del prossimo anno scolastico.

Le interlocuzioni tra Azzolina e il Pd andavano avanti da tempo, prima della presentazione dell’emendamento con la modifica del concorso, ma la ministra, spiegano i dem, ha proseguito per la sua strada confermando il concorso con i quiz e pubblicando il relativo bando. Da qui la reazione di Pd e Leu, a cui si è aggiunto il gruppo delle Autonomie, con la presentazione dell’emendamento al dl scuola. Italia Viva invece appoggia la posizione della ministra.

Con un altro emendamento il Pd chiede di ampliare il numero delle assunzioni di precari, dai 24.000 previsti oggi a 40.000. Anche questo sarà oggetto di confronto tra Azzolina e il Pd.

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