“Riaprire le scuole”. L’appello (sensato) dei Comuni lucani
“Ora bisogna riaprire le scuole”. Un’ipotesi nel Mezzogiorno più che plausibile visti i bassi indici di incidenza dei contagi. La proposta è stata lanciata da Felicetta Lorenzo, sindaco di Rapone, comune del Potentino con 928 anime e una sessantina di minori ancora nella fascia dell’obbligo scolastico. La Basilicata è la Regione meno colpita da morti e contagi da Coronavirus. Paesini grandi e piccoli del territorio, proprio come Rapone, non hanno avuto neppure un caso di Covid-19. L’idea di riaprire le scuole sembra avere senso in centri come quelli della Basilicata.
La proposta
Secondo la proposta del sindaco di riaprire le scuole l’offerta formativa potrà essere organizzata in base al criterio delle pluriclassi. “C’è ancora molto da fare – spiega Felicetta Lorenzo – ed è chiaro che sia i dirigenti scolastici sia noi amministratori locali dobbiamo essere guidati in questo percorso dal ministero dell’Istruzione. Di fronte a questa opportunità dovrebbe diramare direttive precise”. Riaprire le scuole è possibile. Per il momento ciò che non manca a Rapone sono le strutture, recentemente rimesse a nuovo. Plessi moderni, funzionali, in grado di ospitare una popolazione di studenti anche maggiore. Rapone – spiega Felicetta Lorenzo – conta 18 bambini delle elementari. Poi 20 delle medie e 15 della prima infanzia. Problemi di sicurezza e distanziamento non ci sarebbero. E, soprattutto, almeno in questi piccoli centri si potrebbe ridare respiro alle famiglie e riaprire le scuole.
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